Cronaca

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L’ipotesi di elezioni anticipate in primavera è ritenuta ormai più che probabile da buona parte del centrosinistra mentre il centrodestra nega risolutamente un ritorno alle urne che segnerebbe la messa in discussione della leadership di Berlusconi. I nodi si scioglieranno in autunno ma, intanto, i politici genovesi e in particolare quelli del Pd stanno come color che sono sospesi: e adesso, cosa succede con il “caso” Marta Vincenzi? La sindaco si è impegnata a sciogliere le sue riserve sulle primarie e a rendere pubbliche le sue intenzioni il 30 agosto, il 31 arriva a Genova il segretario del partito Pierluigi Bersani. Sono date decisive. In caso di elezioni Vincenzi potrebbe uscire dalla scena genovese per entrare in quella nazionale. La senatrice Roberta Pinotti dopo essersi candidata con una non felice tempistica è rimasta prigioniera delle sue dichiarazioni, sarà difficile per lei gestire le primarie, se si faranno. Ma la notizia più gustosa che gira nei corridoi della politica è che il Pd – se Vincenzi si ritirasse - potrebbe perfino rinunciare a un sindaco “di partito”, per cercare un candidato, come si dice in questi casi, di “alto profilo”, capace di mettere d’accordo la coalizione. Checché se ne dica sarebbe un segno di debolezza.