Nella giornata dedicata alla prova su strada è Alessandro Zanardi a raccogliere la miglior prestazione del Barilla Blu Team con un quinto posto distante soli 3 secondi dal podio. Nella categoria H4 è l’australiano Ernst Van Dyk a vincere in una gara che si è decisa al fotofinish, con i primi tre atleti (Van Dyk, Decleir e Mosandl) al traguardo con lo stesso tempo (1:45:52). L’olandese De Vries e Zanardi hanno invece chiuso ad un soffio dal podio: 1:45:55. Buona anche la prestazione di Vittorio Podestà, ottavo al traguardo, in una gara per lui incerta fino all’ultimo. A causa dell’incidente che lo ha coinvolto a luglio, infatti, Vittorio ha finalizzato solo la preparazione per la gara a cronometro. D’altra parte il rischio di incorrere in un altro incidente peraltro abbastanza probabile in questo tipo di competizione, ha rimandato fino all’ultimo la decisione di partecipare. La gara della categoria H2 è stata vinta dallo svizzero Jean-Marc Berset davanti all’azzurro Cecchetto. La gara di Fabrizio Macchi è stata invece condizionata dal forte dolore alla gamba, che proprio oggi si è riacutizzato, dovuto alla caduta di qualche giorno fa. La gara è stata vinta dal colombiano Alvaro Galvis Becerra che ha battuto in volata il tedesco Tobias Graf e il britannico Simon Antony Price e lo spagnolo Maurice Eckard Tio. Bravo Fabrizio che ha voluto comunque tagliare il traguardo malgrado un distacco di oltre 5 minuti.
“Ormai è chiaro che a cronometro sono più competitivo – ha esclamato Zanardi – anche se questo quinto posto è grasso che cola per come si era messa la gara a metà percorso. Sono partito molto forte, ero in fuga con i primi cinque, ma quando gli altri hanno iniziato a sparare i fuochi d’artificio io mi sono spento e un incidente pazzesco davanti a me, mi ha rallentato un po’. Ho iniziato così a perdere terreno gradualmente, e quando sono stato raggiunto dal gruppo di inseguitori ho iniziato a recuperare assieme a loro fino a ricongiungermi al gruppo di testa a circa 500 metri dall’arrivo. Ho dato tutto nello sprint ma il podio mi è scappato di mano per soli tre secondi anche se mi sono messo alle spalle il campione del mondo nella cronometro Sanchez. E’ stato un mondiale con la m maiuscola, ho fatto enormi passi avanti ed è stata una grandissima esperienza. I consigli di Fabrizio, di Vittorio e dei ragazzi della Nazionale sono stati per me fondamentali in questi giorni”.
“Come sempre ho cercato di tenere duro fino alla fine – ha raccontato Macchi - ma la gamba, molto gonfia oggi, ha iniziato a farmi male al punto da costringermi a mollare verso la fine. Inoltre la nostra gara, che ha visto al via più di 70 atleti, è stata caratterizzata da molte cadute, alcune anche gravi”.
“Sono molto contento di questa prestazione – commenta Podestà - perché sapevo di non avere la preparazione adatta a questo tipo di gara, per via dello stop di quasi un mese dopo l’incidente di luglio. Mi sono quindi stupito di me stesso per aver tenuto così bene fino in fondo. La missione oggi era quella di non farci staccare dalla squadra svizzera. Io e il mio compagno Paolo Cecchetto abbiamo gareggiato con quest’obiettivo e quando Paolo è arrivato secondo al traguardo è stato per me come vincere un altro argento. In questi giorni sono state di grandissimo aiuto le parole e i consigli di Fabrizio Macchi. Torno a casa da questo mondiale felice e fiducioso.”
IL COMMENTO
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