LIGURIA - Qualche pioggia qua e là lungo tutta la regione a novembre ha permesso alla Liguria di passare da una condizione di 'severità alta' per siccità a una 'severità media' come conferma l'ultimo report diffuso dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Di fatto ora tutto il centro Italia e il Nord Ovest sono in una situazione di siccità media. Va meglio al Nord-Est, al Sud e alla Sardegna che sono in una condizione di 'severità bassa'. L'unica regione in una situazione di normalità è la 'Sicilia'.
Tuttavia, come sottolinea l'Ispra nel suo report il livello di siccità resta "'alto' nel Ponente ligure e, in particolare, nelle province di Imperia e Savona, dove anche nei primi venti giorni di novembre le precipitazioni sono state sostanzialmente nulle, con corpi idrici nelle condizioni tipiche estive".
Gli ultimi giorni di novembre hanno visto il ritorno della pioggia in Liguria con quantità di precipitazioni che hanno permesso al mese di rientrare nella media storica del periodo. L'indice di precipitosità diffuso da Arpal permette di far rientrare tutto il territorio ligure in una condizione di 'normalità' per quanto riguarda il mese appena trascorso. A ottobre la situazione era più critica (Leggi qui).
Tuttavia per il 2022 rispetto alla media storica considerata (1961-2010) la situazione è ancora grave. La provincia più piovosa è sempre stata La Spezia la cui media da gennaio a novembre è di 1500 millimetri, oggi siamo poco sopra i 500 millimetri. Nella città metropolitana di Genova la media storica (gennaio-novembre) è di 1250 millimetri di pioggia, oggi siamo intorno ai 300 millimetri. In provincia di Savona la media storica (gennaio-novembre) è di circa 900 millimetri, oggi siamo a 500 millimetri. Infine in provincia di Imperia la media storica (gennaio-novembre) è di 700 millimetri, oggi siamo a poco più di 250 millimetri.
A novembre 2022 la stazione ligure di Arpal che ha fatto segnare il maggior quantitativo di precipitazioni è Torriglia con 255,8 millimetri, seguita da Chiavari con 235 millimetri, a quota 206 c'è la stazione di Isoverde. A Cairo Montenotte invece il dato peggiore con appena 38,4 millimetri (nel 2019 a Cairo a novembre la stazione aveva registrato 440 millimetri). Per quato riguarda le città capoluogo di provincia a Genova a novembre sono caduti 148 millimetri, alla Spezia 172 millimetri, a Savona 68,4 millimetri e a Imperia 80,4 millimetri.
Regione Liguria una volta che in estate è stato riconosciuto lo stato di emergenza per siccità da parte del governo ha predisposto un piano per far fronte alla crisi. Interventi in serie per l'installazione di nuovi serbatoi, lavori sulle tubature, rifacimento e ripristino di pozzi, trivellazioni di nuovi pozzi e interconnessioni tra acquedotti. A disposizione sono stati messi dal dipartimento nazionale 5,7 milioni per le situazioni d'urgenza. La maggior parte parte degli interventi e delle risorse sono dedicate proprio al Ponente.
"Abbiamo 31 interventi nell'imperiese per 2,3 milioni e 14 interventi nel savonese per 1,4 milioni di euro - spiega l'assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone -. Gli interventi sono stati approvati tra fine ottobre e inizio novembre, sono in corso e termineranno in primavera in modo da rispondere alle esigenze del territorio per la prossima estate. L'obiettivo è consentire con questi interventi puntuali di evitare la prossima stagione di avere limitazioni dell'utilizzo dell'acqua idro-potabile o comunque di imporre meno limiti possibili".
A portare avanti gli interventi di emergenza sono le diverse società che hanno in gestione la rete idrica. Dunque Iren per Genova, Cira nel savonese, Acam alla Spezia e Rivieracqua nell'imperiese, ma proprio nell'estremo ponente ligure la situazione della rete è più problematica e allora si è corsi al riparo. "In alcuni casi come nell'imperiese - spiega Giampedrone - sono gli stessi Comuni a intervenire direttamente".
Da parte della Protezione civile regionale arriva un appello al nuovo governo. "E' lo stesso che abbiamo fatto anche in passato ai precedenti esecutivi con scarso risultato - spiega l'assessore Giampedrone -. In virtù dei cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo ci vuole un grande piano di messa in sicurezza del Paese. Bisogna affrontare la situazione non solo con interventi spot in seguito alle emergenze ma un piano ampio che comprenda tutte le situazioni come il rischio idrogeologico e appunto la siccità".
IL COMMENTO
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