La Spezia senza il raccordo: uno studio propone tre alternative
Una Superstrada del Golfo tra Vallegrande e Arcola, la Cisa bis e un “bypass” dell’abitato di Santo Stefano Magra. Le proposte infrastrutturali di Ance per supportare le prospettive di crescita economica della provincia spezzina.
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di Emanuela Cavallo
Quali sarebbero le conseguenze per il tessuto produttivo se si manifestasse l’impossibilità di transitare sul raccordo La Spezia – Santo Stefano di Magra? Uno studio, promosso da Ance La Spezia e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e realizzato da Confindustria Advisory e la Sapienza Università di Roma, analizza in profondità le implicazioni economiche e sociali di una possibile interruzione del raccordo e propone tre soluzioni infrastrutturali realizzabili.
Infrastrutture alternative alla bretella
L’ipotesi catastrofica di chiusura della bretella per un solo anno, arteria vitale di collegamento tra città, Val di Magra, autostrada e porto, comporterebbe un crollo del 25% dell’economia provinciale con perdite stimate in 1.4 miliardi di euro, mettendo a rischio oltre 14mila posti di lavoro. Senza considerare gli aumenti dei tempi di percorrenza del 40%: per arrivare alla Spezia da Lerici potrebbero volerci fino a 100 minuti e 140 minuti da Sarzana. Ma anche le chiusure parziali incidono drammaticamente a livello economico. Per questo la realizzazione di nuove infrastrutture, integrate con quelle esistenti, si rivelerebbe non solo un investimento necessario per garantire la sicurezza e la continuità operativa, ma anche un volano per lo sviluppo economico del territorio.
Le tre soluzioni proposte
Lo studio, oltre a numeri e proiezioni, avanza anche delle soluzioni infrastrutturali realizzabili, che gettano le basi per una progettazione strategica condivisa di area vasta: la Superstrada del Golfo che collegherà l’area industriale della Spezia di Vallegrande con quella di Arcola, la Cisa bis che allevierà il peso del traffico sulla attuale S.S. della Cisa e il “bypass” dell’abitato di Santo Stefano Magra. A fronte di un investimento di circa 540 milioni di euro, si eviterebbe un danno potenziale annuo tre volte superiore, creando un incremento del valore aggiunto di circa 100 milioni di euro. La presentazione dello studio nella sede della Confindustria spezzina ha visto la partecipazione degli amministratori locali interessati alle posposte infrastrutturali.
Reazioni e commenti
“A seguito della tragedia del Ponte Morandi e del crollo di quello di Albiano e dei lavori di messa in sicurezza del viadotto che collega La Spezia a Santo Stefano di Magra, ci siamo chiesti cosa accadrebbe al venir meno di questo collegamento -. spiega Alberto Bacigalupi, presidente di Ance La Spezia -. La prospettiva di sviluppo del nostro territorio guarda a un possibile raddoppio del Pil nei prossimi dieci anni, mentre l’attuale sistema viario è già saturo, quindi è fondamentale trovare delle alternative”.
“Lo studio si inserisce in un progetto più ampio - aggiunge Presidente di Confindustria La Spezia Mario Gerini - e si lega anche ad altri temi che sono strategici per il mondo imprenditoriale: come la carenza di personale, l'impossibilità di trovare abitazioni per i dipendenti, la crescente difficoltà da parte dei lavoratori di raggiungere il luogo di lavoro, collegata all’aumento delle autovetture e la conseguente carenza di parcheggio nelle prossimità degli stabilimenti.”
“Il porto della Spezia è certamente uno degli asset fondamentali dello sviluppo futuro del territorio -. sottolinea Federica Montaresi, Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale -. Nei prossimi anni si assisterà allo sviluppo dello scalo attraverso importanti investimenti in infrastrutture: ampliamento del terminal LSCT e del Terminal del Golfo, nuovo molo e stazione crociere. Tutti interventi che necessitano una adeguata risposta dal punto di vista delle infrastrutture viarie e da quello dell'assetto complessivo della viabilità d'accesso al porto. Riteniamo importante accompagnare sempre alle infrastrutture servizi connessi adeguati, come la digitalizzazione, che ne possano enfatizzare le potenzialità. Nel caso di questo studio, ci aiuterà la visione strategica e condivisa con tutte le amministrazioni del territorio, per giungere ad uno sviluppo armonico e sostenibile dell’intero assetto viario della provincia.”
LA SPEZIA - Si concluderanno questa notte i cantieri lungo la bretella autostradale della A15 nei pressi del casello di Santo Stefano Magra. A partire da domani, martedì 12 settembre, sarà quindi ripristinata la viabilità ordinaria a due corsie per senso di marcia. Il cantiere avviato il 31 agosto s
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