GENOVA -"Senza aiuti moriremo perché ormai i costi del fieno sono diventati insostenibili".
A parlare con lo sguardo avvilito e appena un filo di voce sono Silvano Porcile e Maria Emilia Vaccaro, i titolari dell'azienda agricola Porcile di Serra, sulle colline di Serra Riccò, in Valsecca, che prende il nome da un torrente affluente del Polcevera, il Secca, completamente asciutto.
La coppia ammette che se la pioggia non arriverà entro breve tempo la loro attività potrebbe essere a rischio: "I costi per il fieno per le nostre trenta mucche sono insopportabili per noi, o ci danno una mano con delle sovvenzioni, o rischiamo di dover chiudere".
Una crisi che parte dal poco fieno raccolto nei loro campi, "prima facevamo 20 balle di fieno, quest'anno ne abbiamo ricavate una decina" esemplifica Silvano, 72 anni, figlio d'arte che in quell'azienda è cresciuto.
Maria Emilia, invece nei campi della Val Secca c'è finita per caso, o meglio per amore di Silvano: "Ma anche per l'amore per questo lavoro, per gli animali che curiamo con tante premure".
La coppia ha due figli: uno fa l'allevatore, l'altro ha trovato un altro mestiere. Chi ha fatto la scelta giusta? "Chi ha trovato un lavoro diverso da quello che facciamo noi" risponde Silvano.