MIGNANEGO - L'azienda ha disposto il suo trasferimento da dopodomani, primo luglio. La gente di Mignanego prova a far cambiare idea a Poste Italiane con un'originale raccolta firme per chiedere che Giulia resti in quell'ufficio postale lungo la strada dei Giovi.
Storie d'alta Valpolcevera con protagonista Giulia Rebora, una trentenne, consulente finanziaria, evidentemente stimata e ben voluta dalla clientela locale. Tutto in un comune che, durante gli ultimi anni, ha già scontato la chiusura di un ufficio postale in località Migliarina restando con un unico presidio nonostante 10 chilometri di statale e innumerevoli frazioni. Adesso, nei negozi del paese è mobilitazione per la dipendente che ha saputo farsi apprezzare da ogni generazione con modi garbati e competenza.
Giulia Rebora vanta alle spalle già diverse esperienze professionali. A Mignanego è approdata due anni e mezzo fa dopo alcuni periodi tra Sampierdarena, Sestri Ponente e dintorni.
La scoperta di una manifestazione popolare è stata fonte di stupore, anche, per la diretta interessata: "Ovviamente, mi ha fatto un enorme piacere. Non so se il gesto dei mignaneghini potrà essere utile a rivedere i piani dell'azienda. In fondo, anche per il loro impegno, ci spero. Da parte mia, devo accettare la decisione e venerdì mi presenterò nella nuova sede genovese. Tuttavia, a Mignanego si è creato un rapporto speciale e, in ogni caso, ritengo questo un grande riconoscimento personale e per l'azienda". Ora, c'è solo da capire se il piccolo ma spontaneo gesto, proveniente dal piccolo comune d'entroterra, in un mondo iper dinamico e social delle grandi aziende, spesso prive di relazioni umane, resti goccia nel mare destinata all'oblio o, per una volta, possa assumere epilogo differente.
IL COMMENTO
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