GENOVA - Durante il consiglio comunale di oggi pomeriggio, all'ordine del giorno anche un tavolo di confronto per parlare del tema legato alla grande quantità di minori non accompagnati che purtroppo spesso seminano il caos in città.
"Si è parlato in particolare del carattere socioeconomico e sanitario, in quanto per questi ragazzi sarebbe importante avviare un percorso d'integrazione una volta arrivati" spiega l'assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile Sergio Gambino che insieme all'assessore ai Servizi Sociali Lorenza Rosso aveva richiesto questo tavolo di confronto a cui hanno partecipato le istituzioni come Asl, la prefettura e le forze dell'ordine.
"L'afflusso di minori non accompagnati è in crescendo, basti pensare che nei primi 7 mesi del 2022 abbiamo già raggiunto la quota di tutto il 2021" - continua Gambino. "Per il momento si è tracciata una 'road map' per quanto riguarda le modalità operative. Nei prossimi giorni verrà convocato un nuovo tavolo dal prefetto per parlare delle possibili manovre di sicurezza."
Aggiunge l’assessore Lorenza Rosso: "Siamo in emergenza, basti pensare che siamo passati dai 239 minori non accompagnati del 2017 ai 441 del 2021 e solo nel 2022 ce ne sono arrivati 341. Dal 2015 c’è un decreto legislativo che pone le basi della presa in carico educativa. Noi come Comune abbiamo pubblicato una delibera di giunta il 20 gennaio di quest’anno che ha impostato questo percorso avviando anche la co-progettazione con gli enti del terzo settore e avviando le analisi delle variabili di costo, tanto che le delibere che hanno portato le rette del percorso SAI da 45 a 75 euro prevedono che la differenza la metta il Comune"
"La situazione è di emergenza e al momento abbiamo 376 minori suddivisi in: 183 posti SAI con retta da 75, 178 posti accoglienza emergenze a totale carico comunale; 15 minori che per particolari fragilità sono stati accolti in comunità assistenziali e 10 in strutture del ministero della Giustizia per la messa alla prova in istituti penali minorili. Senza contare 88 neo maggiorenni per i quali abbiamo fatto richiesta. I percorsi educativi che avevamo avviato avevano portato a un percorso importante e risolutivo"