GENOVA -Ha portato via due cani a due clochard che chiedevano l'elemosina davanti ai market nel giro di 24 ore, a Pegli e a Sampierdarena, perché a suo dire erano abbandonati.
In realtà forse non era proprio così e alla fine i carabinieri hanno denunciato una guardia zoofila, una donna.
La storia più struggente si consuma nelle vie di Sampierdarena: qui un ex cuoco sardo (nella foto) si è visto strappare dalle mani il suo Bregungia, un cane di 17 anni cardiopatico che l'uomo stava accompagnando a morire in Sardegna per esaudire un desiderio della mamma morta da anni e molto affezionata al cane.
L'uomo alla vigilia della partenza per la Sardegna invece si è visto portare via il cane che poi è morto in una clinica veterinaria, lasciando nella disperazione il padrone, Paolo Ortu, che ora vuole giustizia e si è rivolto ai carabinieri:.
"Il mio cane era la mia vita, era cardiopatico e curato, ogni giorno lo portavo a fare una flebo dal veterinario, il mio desiderio era solo arrivare in Sardegna per seppellirlo accanto a mia mamma e mia nonna".
Un desiderio che l'uomo riuscirà a esaudire: nei prossimi giorni dovrebbe imbarcarsi e portare la carcassa del cane in Sardegna per l'ultimo viaggio.
Storia diversa ma assai strana anche quella dell'altro cane sequestrato a Pegli a un clochard rumeno nei pressi di un market di via Opisso: anche qui la guardia zoofila ha preso l'animale, un cucciolo di pit bull, sostenendo che era vagante, anche se in realtà non era così visto che l'animale gli è stato poi restituito e la guardia denunciata dai carabinieri.
I due blitz della guardia zoofila stanno facendo molto parlare sui social e nel mondo degli animalisti: tutti gli addetti ai lavori difendono i clochard, il rumeno pare non stesse chiedendo neppure l'elemosina, mentre la storia del sardo che voleva riportare a casa il suo vecchio e cardiopatico cane ha toccato il cuore di tutti.
Per questo siamo andati a sentire l'uomo nel parcheggio di un market di via Dottesio dove chiede l'elemosina con un cartello in cui denuncia e chiede giustizia per la morte di Bregungia: "Vivevo facendo il cuoco in Svizzera, con il covid ho perso il lavoro di cuoco e sono andato in difficoltà, sapevo che il mio cane era alla fine dei suoi giorni per questo sono venuto Genova dove sono da gennaio in attesa di racimolare i soldi per il viaggio in nave. Ero tutto pronto, tutti conoscendo la mia storia mi aiutavano, guardie zoofile, veterinari, dipendenti del market, poi all'improvviso è arrivata quella donna e mi ha strappato il cane e me l'ha portato via, e così Bregungia è morto... ora voglio giustizia".