GENOVA - Strade quasi impercorribili a causa delle erbacce cresciute velocemente nei mesi estivi e che ora invadono i marciapiedi. Le tantissime segnalazioni arrivate da tutta Genova sembrano aver fatto breccia nel cuore dell'assessore al verde pubblico Mauro Avvenente, che ai microfoni di Primocanale ha svelato un nuovo progetto per aumentare il numero di sfalci effettuati annualmente per le vie di tutta la città.
"Ho chiesto al Comune di quantificare quanto possa costare passare dai due sfalci che attualmente si fanno durante l'anno a Genova a quattro - spiega l'assessore -, chiaramente per tutte le strade della città. Insieme al vicesindaco Pietro Piciocchi, quando avremo questa quantificazione, porteremo al sindaco il progetto e lavoreremo per metterlo in atto. Il verde pubblico va migliorato".
Non solo le erbacce che molto spesso rendono le strade antiestetiche, ma a volte anche pericolose. Anche la pulizia dei torrenti che attraversano Genova risulta fondamentale: "Ho chiesto al Comune di continuare il programma della pulizia dei rivi, il mio timore è quello che possano venire delle bombe d'acqua. Se così fosse, durante il periodo delle piogge potrebbero nascere seri problemi", spiega Avvenente. La situazione di pericolo ogni autunno si ripete in un territorio come quello genovese, ricco di torrenti e rivi, piccoli e grandi, come quello quello genovese in cui passano oltre 40 corsi d'acqua.
I dati mostrano come sempre più spesso la quantità di pioggia lungo l'arco dell'anno è la stessa di quanto registrato nel passato ma concentrata in meno giorni. Questo in parole povere vuol dire che piove uguale ma con una concentrazione più forte in determinati giorni con la conseguenza di un terreno che diventa più fragile e meno in grado di contenere. Da qui le frane e vari smottamenti. E poi le bombe d'acqua che causano danni in zone concentrate.
Intanto il Comune ha già approvato, su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi, il progetto di manutenzione straordinaria di tombinature, argini, ponti, impalcati e altre opere idrauliche. Uno dei problemi principali spesso segnalato è infatti quello della presenza di foglie nei tombini che contribuiscono a bloccare il normale deflusso delle acque di scolo e altre criticità di tipo idrogeologiche che riguardano rivi e torrenti.