"Torniamo ad offrire il pranzo di Natale ai più poveri, ma con le restrizioni in atto per il Covid non faremo solo il pranzo alla Nunziata ma offriremo un pranzo anche in molti altre chiese e luoghi della città".
A parlare è Andrea Chiappori, responsabile di Sant'Egidio Liguria, la comunità che organizza come ogni anno il pranzo di Natale per gli indigenti: clochard, extracomunitari, anziani e persone sole.
Per aiutare oltre un migliaio di persone, che saranno raggiunti anche nelle loro case, Sant'Egidio però ha bisogno di una mano da tanti genovesi, per servire ai tavoli, ma anche per sostenere il grande sforzo economico.
"Chi vuole aiutarci può venire nella basilica della Nunziata - spiega Chiappori - dove potrà ammirare il nostro bellissimo presepe cesellato con oltre un mese di lavoro da presepisti professionisti napoletani, o anche anche leggere sul nostro sito i modi migliori per aiutarci ad aiutare".
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Pranzo di Natale per i poveri: appello ai genovesi di Sant'Egidio
Chiappori: "Organizzeremo mense in tutta la città, ma serve l'aiuto di tutti"
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di Miv