GENOVA - Un mese esatto e poi il processo per il crollo di ponte Morandi che il 14 agosto del 2018 ha causato 43 vittime potrà riprendere. Resta l'incognita dello sciopero degli avvocati voluto per dare 'una scossa' al sistema e denunciare la carenza di organico del settore penale del Tribunale di Genova "conseguenza della perdurante inerzia del ministro di Giustizia e del Consiglio superiore della magistratura". Per questo la ripresa del processo definito "il processo più importante in corso in Italia" dallo stesso collegio giudicante.
L'obiettivo è stringere i tempi e arrivare alla conclusione nel più breve termine possibile. Per questo è stata prevista dal 12 settembre in avanti una fitta calendarizzazione: si procederà con tre udienze alla settimana: il lunedì, il martedì e il mercoledì.
Emmanuel Diaz nel crollo di quel 14 agosto ha perso il fratello Henry. In questi anni ha letto e studiato a fondo le carte: "Il dibattimento è finalmente iniziato, anche con lo sciopero di un giorno le cose non cambiano. C'è un dibattimento che si incentra su basi solidissime. Molti hanno cercato di distruggere questa realtà - spiega Diaz -. La comprensione oggettiva dei diversi fatti che gli elementi plasmati dalla procura mi obbligano a credere in una giustizia. Non stiamo parlando di un groviglio di situazioni ma parliamo di una situazione che ha fatto emergere una totale incuria (da parte degli ex dirigenti Aspi ndr), una incuria causata da cattiveria ed egoismo. Dopo il crollo queste persone hanno continuato a compiere crimini su crimini che hanno messo in pericolo centinaia di migliaia di persone".
Per Emmanuel Diaz sarà solo la giustizia a ripulire la visione dell'Italia rispetto alla tragedia. La costruzione del nuovo ponte non può bastare. "Nonostante siano passati quattro anni c'è tanta pressione anche mediatica. Sarà la giustizia a permettere al mondo di guardare all'Italia in maniera diversa. Questa situazione non riguarda solo la posizione della magistratura ma dipende anche cosa farà la politica per mettere sotto una luce diversa l'Italia. Ricordiamo che anche la politica si è mostrata molto vicina a queste persone che hanno creato gli elementi che hanno causato la tragedia. Lo Stato ha ricomprato la società che sarebbe dovuta fallire. Ha pagato profumatamente gli azionisti di una società piena di situazioni complesse e problematiche" conclude Diaz.
In tutto sono 59 gli imputati per il crollo di ponte Morandi. Tra questi anche le due società Autostrade per l'Italia e Spea engineering, la società di ingegneria che avrebbe dovuto controllare i lavori di manutenzione. Oltre a loro pezzi del ministero delle Infrastrutture. Tra i principali imputati l'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci. E proprio su Castellucci e altri dirigenti delle ex Autostrade coinvolti in queste settimane si concentrano attenzioni su alcuni movimenti finanziari eseguiti nel corso degli ultimi anni (Leggi qui).
Tra due giorni intanto ricorre il quarto anniversario della tragedia. Genova non dimentica le 43 vittime e alla presenza dei familiari è prevista la commemorazione. Primocanale domenica sarà in diretta per stare ancora una volta vicino ai familiari delle vittime che aspettano giustizia dallo Stato per la tragedia della vigilia di Ferragosto di quattro anni fa (Leggi qui).
GLI INDAGATI - Tra i manager e alti dirigenti dal livello apicale di Autostrade per l’Italia e Spea engineering ci sono: Giovanni Castellucci (amministratore delegato Aspi); Pierluigi Ceseri (amministratore delegato Aspi); Paolo Berti (direttore centrale operazioni Aspi); Michele Donferri Mitelli (direttore centrale maintenance e investimenti esercizio Aspi); Mario Bergamo (direttore centrale maintenance e investimenti esercizio Aspi); Riccardo Mollo (direttore generale Aspi); Gabriele Camomilla (responsabile condirezione centrale tecnica Aspi), Antonino Galatà (amministratore delegato Spea); Franco Rapino (amministratore delegato Spea)
Tra i dirigenti e responsabili tecnici centrali di Autostrade per l’Italia e Spea engineering ci sono: Claudio Bandini (responsabile ufficio tecnico-progettuale Aspi), Matteo De Santis (responsabile ufficio progettazione, sorveglianza opere strutturali e gallerie Aspi), Fulvio Di Taddeo (responsabile ufficio manutenzione opere strutturali Aspi), Luca Frazzica (responsabile ufficio coordinamento opere strutturali Aspi), Mauro Malgarini (direttore ufficio manutenzione opere strutturali Aspi), Massimo Meliani (responsabile ufficio opere d’arte direzione 1°, 2°, 3° e 9° tronco Aspi), Mariano Romagnolo (responsabile ufficio ponti e viadotti Aspi), Michele Santopolo (responsabile ufficio progettazione, sorveglianza e monitoraggio Aspi), Maurizio Ceneri (responsabile ufficio collaudi e controlli Spea), Emanuele De Angelis (direttore tecnico Spea), Lucio Ferretti Torricelli (responsabile opere d’arte Spea), Massimiliano Giacobbi (responsabile divisione esercizio e nuove attività Spea), Alberto Ascenzi (responsabile ufficio divisione esercizio e nuove attività Spea), Lanfranco Bernardini (responsabile ufficio progetti opere complementari e manutenzione Spea), Giampaolo Nebbia (responsabile ufficio funzione centrale e servizi esercizio Spea), Marco Vezil (responsabile servizi esercizio Spea)
Tra i direttori, funzionari e ispettori di Autostrade per l’Italia e Spea Engineering in servizio nel tronco ligure ci sono: Paolo Agnese (responsabile ufficio tecnico direzione 1° tronco Aspi), Alessandro Natali (responsabile ufficio manutenzioni 1° tronco Aspi), Agostino Chisari (direttore 1° tronco Aspi), Giorgio Fabriani (direttore 1° tronco Aspi), Stefano Marigliani (direttore 1° tronco Aspi), Riccardo Rigacci (direttore 1° tronco Aspi), Alessandro Melegari (direttore 1° tronco Aspi), Igino Lai (direttore 1° tronco Aspi), Nicola Spadavecchia (direttore 1° tronco Aspi), Marita Giordano (responsabile ufficio tecnico direzione 1° tronco Aspi), Dino Maselli (responsabile esercizio direzione 1° tronco Aspi), Michele Renzi (responsabile esercizio 1° tronco Aspi), Federico Zanzarsi (responsabile esercizio 1° tronco Aspi), Paolo Strazzullo (responsabile ufficio tecnico e impianti direzione 1° tronco Aspi), Ugo Sartini (responsabile ufficio manutenzione 1° tronco Aspi), Serena Allemanni (responsabile ufficio sorveglianza 1° tronco Spea) -Carlo Casini (responsabile ufficio sorveglianza 1° tronco Spea), Fabio Sanetti (viceresponsabile ufficio sorveglianza e banche dati 1° tronco Spea), Antonino Valenti (ispettore 1° tronco Spea), Giorgio Melandri (tecnico Spea), Massimo Ruggeri (tecnico Spea), Marco Trimboli (tecnico Spea).
Tra i dirigenti del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture in servizio a Roma ci sono: Vincenzo Cinelli (capo Direzione generale per il controllo sulle concessioni autostradali al Mit), Mauro Coletta (capo Direzione generale per il controllo sulle concessioni autostradali al Mit), Giovanni Proietti (dirigente alla Direzione generale per il controllo sulle concessioni autostradali al Mit), Bruno Santoro (dirigente alla Direzione generale per il controllo sulle concessioni autostradali al Mit), Michele Franzese (dirigente alla Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali al Mit), Stefano Chini (responsabile ispettorato vigilanza concessioni autostradali per Anas).
Tra i dirigenti, funzionari, consulenti o ispettori ministeriali in servizio a Genova ci sono: Roberto Ferrazza (provveditore alle opere pubbliche di Liguria e Piemonte), Giuseppe Sisca (funzionario del Provveditorato opere pubbliche di Liguria e Piemonte, membro del comitato chiamato a valutare il progetto di ristrutturazione tiranti presentato da Autostrade), Salvatore Buonaccorso (funzionario del Provveditorato opere pubbliche di Liguria e Piemonte, membro del comitato chiamato a valutare il progetto di ristrutturazione tiranti presentato da Autostrade), Mario Servetto (membro esterno del comitato del Provveditorato alle opere pubbliche di Liguria e Piemonte chiamato a valutare il progetto di ristrutturazione tiranti presentato da Autostrade), Antonio Brencich (docente universitario, consulente del comitato del Provveditorato alle opere pubbliche di Liguria e Piemonte chiamato a valutare il progetto di ristrutturazione tiranti presentato da Autostrade), Carmine Testa (responsabile dell’ufficio ispettivo territoriale di Genova del ministero dei Trasporti).