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Attualità

Le operazioni del Comune di Genova sono già partite a luglio, ma è necessario procedere anche sulle altre zone della città per evitare che a settembre e ottobre, con piogge e temporali, si rischino esondazioni di questi corsi d'acqua
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di Silvia Isola

GENOVA - Con le prime allerte meteo - in anticipo sulla stagione autunnale, ma necessarie vista la lunga estate di siccità - i genovesi tornano a guardare preoccupati lo stato di rii, fiumi e torrenti cittadini. Nei letti in secca, crescono le erbacce che con ingenti piogge rischiano di intralciare il defluire dell'acqua in mare e provocare allagamenti o alluvioni. Per questo sono diverse le fotografie e le segnalazioni giunte in questi giorni alla nostra redazione via Whatsapp al 3476766291. C'è chi pone l'accento sul Polcevera, dove nella zona della Fiumara, tra la fine di via 30 Giugno e via Perlasca, le immagini mostrano una selva incolta. 

Una situazione analoga la denuncia Andrea da Molassana, che scrive che il Bisagno proprio tra il Cimitero di Staglieno e Molassana presenta una situazione simile. 

Anche a Genova Pra' Palmaro il torrente Branega in zona cimitero è completamente da ripulire. Anche a Quezzi in via Finocchiara il rio omonimo versa in uno stato di abbandono: "Ho già fatto ripetute segnalazioni al Comune, nessuno ancora ha provveduto... speriamo che non sia poi troppo tardi visto quello che è successo nel 2011", scrive una residente a Primocanale, Daniela, residente all'altezza del civico 36. 

L'attività del Comune, in realtà, è partita già a luglio con la ripulitura di alcuni alvei, quali il Rio Torbido e il Rio Torbella e la pulizia della vasca sghiaiatrice del Rio Lupo in Via della Pineta, una vasca che dovrà depotenziare l’accumulo di detriti dal flusso d’acqua in tempi di ‘piena’. Eliminate le vegetazioni infestanti, seppur nel maggior rispetto possibile della fauna presente. Nello specifico, l’esecuzione degli interventi di riordino vegetazionale prevede la triturazione della pianta o il taglio alla radice, così da non pregiudicare l’apparato e permetterne quindi la rivegetazione stagionale. 

Necessario procedere anche sulle altre zone della città per evitare che a settembre e ottobre, con piogge e temporali, si rischino esondazioni di questi corsi d'acqua.