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Attualità

1 minuto e 45 secondi di lettura
di r.p.

CHIAVARI - “La Città metropolitana e i comuni le cui acque confluiranno nel depuratore sono attualmente oggetto di procedura d’infrazione europea perché mancano gli impianti, ciò vuol dire che oltre ad esserci evidenti ripercussioni sulla qualità dell’ambiente e delle acque, i costi delle sanzioni che per l’Italia ammontano circa 41 milioni di euro, gravano anche su chi abita nei territori sprovvisti di depurazione che, oltre alla carenza del servizio, è penalizzato anche dal peso delle multe europee." Lo spiega in una nota Marco Granara, segretario CISL Genova Area Metropolitana.

"Il depuratore di vallata di Chiavari va realizzato nel più breve tempo possibile e senza ulteriori ritardi, chi oggi mette in discussione la sua realizzazione fa il male dei chiavaresi e degli abitanti della vallata, in questi giorni abbiamo visto articoli di stampa, anche firmati da un ex dirigente Cisl che oggi non ha più alcun incarico nel sindacato e che certo non ne rappresenta il pensiero, in cui si mette in discussione l’utilità di un impianto che al contrario è fondamentale per il territorio”.

“Come CISL vogliamo sottolineare con forza che solo attraverso la realizzazione degli impianti, primo fra tutti quello di Chiavari, si potrà garantire il servizio dovuto ai cittadini, migliorare la qualità delle acque davanti alle nostre coste, uscire dalle procedure europee d’infrazione e creare nuova occupazione. La Regione ha autorizzato la realizzazione dell’impianto il 22 agosto u.s., l’autorizzazione è avvenuta a seguito dell’esito positivo della conferenza dei servizi alla quale hanno partecipato e dato parere favorevole tutti i soggetti e gli enti coinvolti i quali in modo puntuale hanno individuato e inserito nell’autorizzazione tutte le necessarie prescrizioni per la costruzione di un impianto dal punto di vista ambientale sostenibile ed efficiente da un punto di vista operativo."

"Come sindacato monitoreremo l’iter di realizzazione attraverso incontri specifici fra la nostra categoria FEMCA ed IREN e se necessario chiederemo i necessari approfondimenti a Comune di Chiavari, Città Metropolitana e Regione, nella consapevolezza che occorrono tempi certi, qualità in fase di realizzazione ed una adeguata organizzazione del lavoro quando l’impianto sarà finalmente in funzione”, conclude Granara.