GENOVA - Un passato che si lega alla posizione geografica dei due quartieri che sorgevano al di fuori della cinta muraria. Torna il tour tra le torri di Sampierdarena che a metà del sedicesimo secolo venivano usate dai nobili genovesi per sfuggire ai pirati.
In quel secolo le scorrerie dei pirati sembravano aumentare giorno per giorno: per questo, oltre alle sette torri di avvistamento costruite nel 1300, di cui ne sono sopravvissute solo due, nascoste tra i tetti dei palazzi, le famiglie aristocratiche che costruivano grandi case di villeggiature vista mare avevano sentito la necessità di difendersi da possibile razzie con nuovi torri dove nascondersi insieme ai loro gioielli per scampare ai pirati (LEGGI QUI).
Sabato primo ottobre torna il viaggio alla scoperta della storia genovese nel quartiere per vedere le torri, alcune di villa, altre costiere ed inglobate negli edifici, occasione utile, inoltre, per parlare dei palazzi antichi che si possono ancora vedere a Sampierdarena. Il giro, della durata di un'ora, è organizzato dall'associazione che si occupa dal 1955 di tutelare i beni storici e artistici, Italia Nostra.