SAVONA - Il caro energia ha un effetto drammatico non solo sulle bollette ma anche sui costi delle bevande. Tra queste, anche l'acqua. Il bene primario registra un rincaro del +11% per l'acqua minerale, al di sopra di quello per i succhi di frutta (+10,5%) fino al +7% delle bibite gassate sotto pressione per gli elevati costi di estrazione dell'anidride carbonica ad uso alimentare.
A fotografare la situazione a Primocanale è Pier Paolo Gallea, marketing manager dell'Acqua Minerale Calizzano. Aumenti incredibili dovuti a un problema iniziato ancora prima che la crisi energetica arrivasse sulle prima pagine dei giornali: "I problemi con i costi delle materie prime sono iniziati a novembre del 2021, da lì è stata un'escalation. Noi utilizziamo il gas metano per scaldare l'acqua e lavare le bottiglie che poi vengono riutilizzate".
"L'incremento per il gas da agosto del 2021 ad agosto del 2022 del +1180%, con una bolletta da 100 mila euro, con l'energia che ne ha fatta arrivare una da 113 mila"
Costi insostenibili che mettono con le spalle al muro le aziende e che le costringono ad aumentare il prezzo del prodotto, ma anche questo, spesso, non basta: "Questi costi sono insostenibili. Abbiamo già aumentato ad aprile del 10%, ma già in quel periodo non si riuscivano a coprire i costi ulteriori a cui siamo soggetti - spiega Gallea -. Un secondo aumento partirà ad ottobre e sarà del 20%. Quindi, per ora, l'acqua costerà il 30% in più. Possiamo continuare ad aumentare per mantenere un prezzo a pareggio ma questo non vuol dire fare impresa".
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Dopo un'estate dall'acqua frizzante introvabile, la situazione non migliora: "Si è aggiunto anche il problema dell'anidride carbonica alimentare, che deve subire un processo tramite riscaldamento con gas. Le aziende non riescono più a sostenere questi costi e quindi questa estate si è visto lo stop che abbiamo notato, anche perchè era impossibile soddisfare la richiesta d'acqua frizzante che c'è d'estate".
E se il nuovo governo non troverà un modo per contenere gli aumenti, tra ristori e un tetto per il prezzo del gas, il rischio è quello di dover fare scelte difficili e impattanti, anche solo per rimanere a galla: "Stiamo pensando di tornare ad un carburante che avevamo eliminato perchè troppo inquinante, che però ci permette di risparmiare il 70% sui costi del gas. Invece che fare passi avanti ne facciamo centinaia indietro".