GENOVA - Una strada nel segno della croce di San Giorgio che unisce Genova e l'Inghilterra. Quarant'anni fa la visita della Regina Elisabetta II nel capoluogo ligure. Ora la possibilità concreta della città della Lanterna di dedicare una via alla Regina. Proprio in occasione della ricorrenza della visita della regina scomparsa a settembre l'incontro a Palazzo Tursi tra Denise Ashing Dardani console del Regno Unito a Genova, Marco Bucci sindaco di Genova e Ivan Drogo Inglese presidente degli Stati generali del Patrimonio Italiano hanno lanciato l'idea. "Penso che sia una richiesta valida e la metteremo in pratica il più in fretta possibile - promette Bucci - anche deviando dal regolamento che vuole siano trascorsi dieci anni dalla scomparsa, e che dovremmo cambiare, perché è molto più giusto ricordare subito, così il ricordo non viene interrotto" in riferimento alla possibilità di dedicare una via di Genova alla Regina Elisabetta II.
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Una lunga storia che unisce le due città tanto che la capitale inglese ha già omaggiato la città della Lanterna con 'Genoa Avenue' strada situata nel sobborgo residenziale di Putney. Un legame che parte da lontano, quando nel 1190 la bandiera di Genova venne usata dalle navi britanniche per uscire 'in tranquillità' dal Mar Mediterraneo senza rischiare di subire attacchi da parte dei pirati e altre nazioni che rispettavano le imbarcazioni della Repubblica di Genova, un po' per evitare guai ma anche e soprattutto nel rispetto dei traffici commerciali gestiti dalla Repubblica di Genova.
Durante le celebrazioni per le Colombiadi di Genova del 1992 il principe Edoardo, duca di Kent pronunciò un discorso che ribadiva come la bandiera di San Giorgio fosse usata dietro al pagamento di un tributo al Doge. In mezzo anche storie di guerra come il bombardamento inglese da parte della Raf e della Royal Navy alla città e il naufragio della London Valour nell'aprile del 1970.