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Attualità

Nervi si è stretta alla moglie e alla figlia nella chiesa di San Siro, qualche vip, Pupo, tanti genovesi per l'ultimo saluto al Baffo.
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di Michele Varì
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GENOVA -Le parole e la musica di Elvis che a lui piacevano tanto, la commozione della nipote dal pulpito, i ricordi dei Ricchi e Poveri, i tre amici ora rimasti soli, orfani, il collega Pupo che con lui e con loro ha calcato i palchi di mezzo mondo insieme ad Albano e Toto Cotugno, un'Italia pop forse anche snobbata ma che ha accompagnato la vita di tanti e ha fatto e fa ancora cantare in italiano ogni continente.

Era piena già mezz'ora prima del funerale la chiesa della parrocchia di San Siro in una Nervi blindata dalla polizia locale per l'ultimo saluto a Franco Gatti, il cantante dei Ricchi e Poveri morto a 80 anni domenica 18 ottobre, il cantante con i baffoni e il vocione, all'apparenza  burbero e invece dolcissimo.

La dolcezza che in chiesa sembra specchiarsi negli occhi della figlia Federica e la moglie Stefania indifese davanti a quella bara, eppure in apparenza serene, forse perchè hanno un'unica certezza: Franco ora è tornato con Alessio, l'altro figlio volato in cielo all'improvviso tanti anni fa, una tragedia che aveva tolto la voglia di salire sul palco al Baffo, che però poi si è rialzato, perchè era forte, ed è tornato ad essere il supporto della sua grande famiglia, una famiglia allargata che va oltre moglie e figlia, e che che oggi si è stretta nella parrocchia, mai così angusta, in una Nervi che si è fermata per l'ultimo abbraccio al suo Franco.

Ad officiare la cerimonia tre religiosi, Padre Giuseppe degli Emiliani, la scuola di Federica e Alessio, che ancora ricordano e mai dimenticheranno perché era più discolo. Poi c'è padre Mauro dei frati dell'ospedale San Martino, che conosceva Franco da decenni, e don Valentino, il nuovo parroco, che ha svelato le ultime parole di Gatti alla moglie Stefania: "Ti voglio bene e ti ho sempre voluto bene". "E quando si lascia questa vita non c'è niente di più bello che farlo con al fianco le persone più care" ha rimarcato don Valentino osservando Stefania e Federica strette strette, vicine, come a sorreggersi.

I Ricchi e Poveri a Nervi sono arrivati a scaglioni. Sempre insieme Angelo Sotgiu e Angela Brambati, il biondo e la brunetta, che si sono seduti alcune file dietro la moglie di Franco, e poi diranno commossi: "Non ci sono parole, lo porteremo sempre nel nostro cuore". In prima fila invece con il marito Marina Occhiena, la bionda, che non ha voluto parlare: "Troppo dolore", si è solo lasciata sfuggire.

Poi l'addio, con quell'applauso, così diverso da quelli dei concerti, definitivo, un applauso che ha riempito la chiesa e ha accompagnato l'ultimo viaggio di Franco verso la luce, fra un'ala di persone con gli occhi lucidi, non vip, non politici, ma i Genovesi, la gente di Nervi, la signora Maria, il pensionato, il musicista dilettante, persone anonime com'era Franco, il baffo dei Ricchi e Poveri volato via come le note leggere delle sue canzoni e che da da oggi fa sentire i nerviesi un po' più soli.

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