GENOVA -L'avevano promesso e domani mattina lo faranno: gli operai dell'Ansaldo Energia alle 10 saranno in via Cantore, a Sampierdarena, per stringere la mano e ringraziare tutti i commercianti che durante le loro manifestazioni hanno mostrato solidarietà arrivando anche ad abbassare la saracinesca per sostenere la lotta a difesa del posto di lavoro.
Lo hanno deciso i referenti delle Rsu, la rappresentanza sindacale della fabbrica, dopo la notizia giunta da Roma che lo Stato attraverso Cassa Depositi e Prestiti, principale azionista dell'azienda, ha garantito per iscritto l'impegno economico che potrebbe scongiurare in modo definitivo lo stato di pre fallimento dell'azienda.
"Nei giorni delle agitazioni non ci siamo sentiti soli e abbiamo avvertito al nostro fianco la presenza dei genovesi, che ora ringraziamo pubblicamente" avevano subito sottolineano da Rsu di Ansaldo.
Un ringraziamento che Andrea Capogreco, della Fim Cisl di Ansaldo, aveva preannunciato in un'intervista a Primocanale e che si era concretizzato in un comunicato ufficiale in cui c'era scritto: "Non dimenticheremo mai i lavoratori della Fincantieri scesi in sciopero con noi, i delegati di tutte le altre fabbriche e categorie sempre presenti ai nostri cortei, i commercianti di Sampierdarena che in segno di solidarietà hanno abbassato le saracinesche, la Curia genovese che con don Molinari, il cappellano, sempre a noi vicina. Non dimenticheremo mai tutti i cittadini che dalle loro finestre e dai balconi ci applaudivano e sostenevano!".
Le manifestazioni e il blocco dell'aeroporto Colombo degli operai di Ansaldo Energia aveva creato anche malumori fra i cittadini danneggiati dai cortei e dalla veemente occupazione dell'aeroporto Colombo: ma è vero anche che la maggior parte dei genovesi aveva compreso le ragioni delle agitazioni e si era schierata al fianco dei lavoratori in lotta per il posto di lavoro.
Una curiosità: a Sampierdarena nei primi scioperi indetti la scorsa estate era accaduto un fatto molto grave che aveva innescato tensioni: una donna e il figlio abitanti in via San Bartolomeo del Fossato alla vista degli operai che bloccavano il casello autostradale si erano infuriati gridando dal terrazzo offese contro di loro e, come denunciato da alcuni operai, lanciando anche una bottiglietta d'acqua.
A riportare la calma erano stati i poliziotti della Digos. La donna, intervistata alcuni giorno dopo da un cronista di Primocanale, aveva spiegato che si era arrabbiata con gli operai perché stavano creando disagi ad altri lavoratori come i camionisti impossibilitati a lavorare.