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Attualità

La carcassa, rinvenuta ai bordi di una strada con la testa fracassata, sarà analizzata dagli esperti del museo di storia naturale. Avvistati sempre più vicini alla città
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA -Un lupo è stato investito e ucciso da un'auto su una delle strade che da Torriglia salgono verso il lago del Brugneto, in val Trebbia. L'animale è stato segnalato alle guardie del nucleo regionale che si occupano di animali selvatici. La carcassa è stata recuperata e trasferita nel Museo di storia naturale Doria di Genova dove sarà sottoposto a un'autopsia per confermare le cause della morte.



Gli avvistamenti di lupi anche nella provincia di Genova come nel resto della Liguria e d'Italia sono sempre più numerosi e vicini ai centri abitati delle grandi città.

In Valbisagno di recente un lupo è stato filmato nel greto del Bisagno all'altezza del torrente Geirato.

Nell'entroterra di Savona invece alcune settimane fa cinque cuccioli sono stati travolti e uccisi da un treno.

Ma i branchi di lupi sono ormai ovunque, come sanno bene gli allevatori o i possessori di cani e di altri animali che spesso vengono attaccati e divorati dai lupi. Siccome si tratta di animali protetti da una legge del '92, che per molti dovrebbe essere aggiornata visto il proliferare di lupi - basti dire che le stesse norme proteggono anche il gabbiano - i lupi non possono essere cacciati o uccisi.

I branchi sono composti da maschio e femmina "alfa" e dai piccoli, che poi crescendo scacciano quelli nati l'anno dopo.
Ogni branco colonizza aree di irca 70 o 100 chilometri quadrati. Molte le predazioni di bestiame ma anche di cani da caccia, anche se i lupi si cibano preferibilmente di giovani cinghiali, caprioli e daini.

In cima alla catena alimentare, il lupo non ha predatori tranne l'uomo. Segnalati rari casi di bracconaggio da parte di cacciatori o allevatori disperati per i troppi capi di pecore o mucche sbranate.

Per proteggere il bestiame la regione Liguria garantisce fondi per le recinzioni elettrificate e anche per l'acquisto di un cane da difesa come il maremmano, fra i pochi in grado di tenere testa al lupo.

La presenza nei branchi è confermata dalle tante immagini delle fototrappole installate sempre di più nei boschi. Come per i cinghiali uno dei problemi sono le persone che nonostante sia vietato offrono da mangiare ai lupi, rischiando multe e denunce.
In altri Paesi come Svizzera e Francia per fronteggiare il proliferare dei lupi sono state concesse deroghe per abbattere gli esemplari che predano abitualmente il bestiame.