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Attualità

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di redazione

Dopo la perizia della procura anche la commissione medica dell'Agenzia della Sanità ligure ha detto che esiste un nesso causale fra il vaccino AstraZeneca e la morte di Francesca Tuscano, insegnante genovese di 32 anni stroncata da una reazione avversa il 4 aprile 2021. Ma i familiari, come anticipato dall'edizione on line di Repubblica, non hanno ancora ricevuto il risarcimento di 77.468 euro destinato "ai parenti aventi diritto che ne fanno domanda, nel caso in cui la morte del danneggiato sia stata determinata dalle vaccinazioni", in base alla legge che ha stanziato un fondo da 150 milioni di euro destinato proprio a chi ha subito danni dalla vaccinazione anti Covid.

I genitori hanno, nel frattempo, iniziato una battaglia con AstraZeneca che ora rischia di sfociare in una causa civile. Il colosso farmaceutico ha già ricevuto una lettera di messa in mora da parte dei Tuscano, con relativa richiesta di quantificare un risarcimento. AstraZeneca per il momento ha detto no, anche perché l'indagine penale, nonostante la consulenza depositata da mesi sembra portare all'archiviazione, è ancora aperta ed è in qualche modo legata a quella su Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni di Sestri Levante morta per lo stesso motivo, ma due mesi dopo Francesca Tuscano, in uno degli "open day" che invece non esistevano ancora quando si era vaccinata la 32enne.

Fra le altre possibili azioni c'è anche una richiesta risarcitoria nei confronti del ministero della Salute. I legali dell'insegnante hanno inoltrato alla commissione tutta la documentazione medica e la consulenza in mano al pm Arianna Ciavattini, che stabilisce come la trombosi che ha ucciso Francesca sia stata scatenata dalla "Vitt", la rarissima trombosi cerebrale associata a piastrine basse scatenata nelle giovani donne dai vaccini basati su adenovirus, come appunto AstraZeneca. Tuscano si era vaccinata il 22 marzo 2021. Il 2 aprile aveva accusato forte mal di testa, la mattina dopo i genitori l'avevano trovata in stato di incoscienza e il 4 aprile all'ospedale San Martino venne dichiarata la morte.