GENOVA - Anarchici in subbuglio anche a Genova. Questa mattina una decina di manifestanti si sono ritrovati prima davanti al tribunale del capoluogo ligure e poi nella via principale dello shopping, via XX Settembre, armati di striscioni e megafono.
All'urlo di "fuori Alfredo dal 41 bis" gli anarchici sono scesi in piazza nella giornata in cui andrà in scena l'udienza per il ricorso di Alfredo Cospito, detenuto in Sardegna perchè accusato di aver piazzato nel 2006 due ordigni a basso potenziale in una scuola di Fossano, in provincia di Cuneo. L'uomo è in sciopero della fame, 'fino alla morte', dal 20 ottobre scorso.
Genova, scritte anarchiche sui muri del tribunale di Genova - LA NOTIZIA
I manifestanti hanno esposto tre striscioni contro la disposizione restrittiva del 41 bis, definendola tortura, e a sostegno di Alfredo, Anna, Juan e Ivan, tutti in prigione e in sciopero della fame.
La manifestazione arriva dopo diversi episodi che riguardano il mondo insubordinato: a inizio novembre erano infatti apparse le scritte "la democrazia tortura. Alfredo fuori dal 41 bis" e "contro stato e capitale azione diretta" seguite dal simbolo anarchico lungo le scale che portano all'ingresso del Palazzo di Giustizia di Genova, dove è stata buttata anche della vernice rossa.
Incendio ditta a Taggia: spunta ipotesi anarchica - IL FATTO
Poi la rivendicazione del mondo anarchico dell'incendio appiccato nella notte alla sede di Arma di Taggia della ditta Marr, leader nazionale nella ristorazione e accusata dagli anarchici di rifornire le carceri italiani, su un noto sito web con questo messaggio: "La notte tra il 12 e 13 novembre a Taggia (Sanremo) tramite 6,5L di benzina abbiamo incendiato i mezzi e distrutto il capannone dell'azienda Marr. Marr=profitti sulla pelle delle persone detenute. 41-bis=carcere=tortura. Diamo forza ad Alfredo, Anna, Ivan, Juan e Toby! Per l'Anarchia!".
"Dopo oltre un mese e mezzo la vita di Alfredo è in grave pericolo, non c'è tempo da perdere", si legge sul volantino distribuito ai genovesi. Tra le righe anche l'annuncio della partecipazione allo sciopero generale in programma il due e il tre dicembre (LEGGI QUI).