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Attualità

Epidemia influenzale e freddo, la protesta di una mamma: "La situazione è precaria, non si può stare in classe con 13 gradi per otto ore"
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Denise Lella

SESTRI PONENTE - "Dopo due anni persi per la pandemia ci mancava solo il freddo all'interno delle aule, i bambini si ammalano e le lezioni vengono sospese per il freddo, la situazione è precaria", questo è lo sfogo di una mamma il cui figlio frequenta la scuola primaria Foglietta di Sestri Ponente.

In aula con 13 gradi, è la situazione dei bambini dell'Istituto Foglietta. Un'intera classe è stata costretta a restare a casa per una settimana proprio a causa del freddo che, oltre a creare disagio a insegnati e personale, va a peggiorare anche la situazione medica dei piccoli: "Mia figlia ha avuto sei giorni di febbre a 38, non è possibile che in aula debba avere tutto quel freddo", dice una mamma sfogandosi per la situazione insostenibile.

L'impianto di riscaldamento della scuola è sicuramente vecchio e i controlli fatti sul luogo hanno evidenziato la necessità di rimetterlo totalmente a nuovo, una madre ha inoltre fatto notare che non possono nemmeno essere utilizzati impianti di supporto, come stufe, in quanto spesso il loro allaccio alla corrente genera dei corti circuiti. I lavori vanno fatti ma è necessario trovare un'immediata soluzione per i bambini.

"Hanno tolto ai bambini il diritto di andare a scuola", è la protesta di una madre esasperata dall'accaduto, "Noi genitori siamo disposti a tutto. Abbiamo anche richiesto il ritorno della DAD ma ci è stato detto che dobbiamo aspettare una risposta da parte del comune - prosegue - Sono stati spesi i soldi per i luminari ma le classi sono rimaste a casa? Durante la pandemia abbiamo fatto quarantene, costretto i nostri figli a mantenere le mascherine per la loro salute, ma adesso la salute dei bambini dov'è?"

L'emergenza freddo colpisce più scuole: da settimane vanno avanti anche le proteste dai genitori dei bambini della scuola d'infanzia Cavallotti di via Era a Sturla, perché i caloriferi erano tiepidi e accesi per poche ore; oggi, con i caloriferi spenti, mezza classe è rimasta a casa. Nella stessa zona anche all'asilo i caloriferi sono rimasti spenti "Da mamma, da cittadina, da rappresentante delle istituzioni è mai possibile che ogni anno dobbiamo vivere con la fobia del riscaldamento se ci sarà o meno, se devono stare in classe con la giacca e il cappello oppure in canotta perchè la valvola è saltata e si muore di freddo?", dice Serena Finocchio, consigliere municipio IX Levante.

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