GENOVA - Il Covid e la guerra hanno aumentato la povertà anche in Liguria. Giovani, anziani ma anche tante famiglie che non hanno i soldi per comprare da mangiare figurarsi pagare l'affitto o le bollette aumentate in maniera esponenziale. Sono le vittime 'indirette' degli effetti negativi della pandemia e dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari e del caro bollette innescato dalla guerra in Ucraina.
Chi si rivolge ai centri della Comunità di Sant'Egidio sono persone nuove, persone che vivevano 'ai confini della povertà', con la pandemia hanno perso buona parte del loro reddito, se non tutto, e ora con l'aumento dei prezzi e il caro bollette non riescono a vivere. Accanto alle cosiddette povertà estreme a preoccupare è il palesarsi di quelle nuove.
Oggi sono tante forme di povertà: alimentare, materiale, educativa, apitativa, sanitaria, energetica.
Per questo Primocanale in occasione del Natale, che può essere uno dei periodi più sofferenti all'anno per tutti coloro che sono soli e in difficoltà, ha deciso di essere al fianco della comunità di Sant’Egidio per far conoscere quali sono le attività e sensibilizzare chi può ad aiutare ognuno secondo le proprie possibilità.
"Abbiamo registrato un aumento vertiginoso delle richieste dei pacchi alimentari e di presenze alla mensa – spiega a Primocanale Andrea Chiappori responsabile della Comunità di Sant’Egidio Liguria - i nuclei familiari seguiti con i pacchi alimentari prima del della pandemia erano circa 1050, durante il lockdown siamo arrivati a 2500 ora distribuiamo 5200 pacchi al mese; alla mensa abbiamo avuto un aumento di frequenze purtroppo anche di diverse famiglie con bambini e circa 650 persone mangiano da noi ogni giorno dal lunedì al venerdì".
Dopo l'appello a Primocanale la mensa di Sant'Egidio apre 6 giorni su 7: "Grazie"
Il numero di persone in povertà assoluta ha sfiorato, secondo l'Istat, i 5 milioni e 600 mila persone, circa il 10% della popolazione, il 68% teme di non poter pagare le bollette a causa dei rincari. Ben 4,7 milioni di persone hanno già 'saltato' il pagamento di almeno una bolletta di luce e gas e altri 3,3 milioni temono di fare lo stesso a breve.
Il numero di quanti non riescono più a garantirsi un pasto adeguato è destinato ad aumentare. Tra i nuovi poveri chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani, chi lavorava in nero e non gode di sussidi ma non solo ci sono anche persone che hanno un lavoro ma a causa degli aumenti non riescono a far quadrare i conti: famiglie monoreddito, anziani che si ritrovano soli e con pensioni ridotte al minimo, senza dimenticare i tanti lavoratori precari.
Come ricorda Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, "la solidarietà non è soltanto un aiuto ma un investimento, non è un qualcosa calato dall’alto ma uno scambio reciproco tra chi aiuta e chi è aiutato".
In questo 2022 compie 40 anni il pranzo di Natale nato con l'obiettivo regalare alle persone più fragili un pranzo degno, con un pasto abbondante, un dono e il calore di una casa, compiendo un gesto umano e ricco di solidarietà. Un'intuizione che oggi, in tutto il mondo, coinvolge 250 mila persone, in cui – come ha sottolineato il Papa – si confonde chi serve e chi è servito.
Comunità di Sant'Egidio, la povertà cresce: arriva kit per il pranzo natalizio
Al pranzo di Natale di quest’anno, prenderanno parte anche tanti bambini e famiglie ucraine su cui Sant’Egidio chiede di non far diminuire i gesti di solidarietà. "All'inizio in molti hanno aiutato anche a Genova - spiega Chiappori - ora però sembra che ci sia un raffreddamento di questa attenzione e di questa solidarietà e purtroppo questo coincide con un aumento dei bisogni, per questo vorremmo aiutare concretamente ma oggi molto difficile perchè i costi di spedizione e i costi di un tir che parta da Genova per l'Ucraina si aggira sui 60mila euro ogni mese per questo chiediamo sostegni affinchè ogni mese possano esserci aiuti concreti in partenza da Genova".
Il freddo è arrivato, manca l'elettricità e non c'è il riscaldamento In Ucraina fa veramente freddo e lo stesso Papa Francesco pochi giorni fa ha rivolto un appello a tutte le persone di buona volontà a vivere le festività con sobrietà e umiltà, facendo un gesto concreto per la popolazione del Paese in guerra che “soffre tanto”: "Natale sì, ma con gli ucraini nel cuore. E facciamo quel gesto concreto per loro".
"E' un momento difficile ma non vogliamo rinunciare ad aiutare tutti vogliamo provare a dare una risposta ai bisogno di tanta gente e per questo chiediamo aiuto affinchè possa essere un Natale per tutti".
Questa sera a partire dalle 21 a 'Tiziana&Cirone' racconteremo le attività, l'impegno della Comunità di Sant'Egidio attraverso la voce dei molti volontari che ogni giorno permettono a molti anziani, bambini, famiglie di vivere più serenamente.
Per aiutare la Comunità di Sant'Egidio Liguria: santegidioliguria.org oppure 010 2468712