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Grazie alla collaborazione ed alla disponibilità della Procura di Genova e dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale, il quadro Cristo risorto appare alla madre di Rubens e bottega, sequestrato nei giorni scorsi, a seguito degli esiti di una i
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di Franco Nativo

GENOVA - Grazie alla collaborazione ed alla disponibilità della Procura di Genova e dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale, il quadro Cristo risorto appare alla madre di Rubens e bottega, sequestrato nei giorni scorsi, a seguito degli esiti di una indagine riguardante le vicende proprietarie dell’opera e non la sua autenticità, torna ad essere parte del percorso espositivo della mostra Rubens a Genova in corso al Palazzo Ducale di Genova. Per rispettare le disposizioni conseguenti al sequestro è stata ideata una modalità molto particolare di visione e fruizione dell’opera: un quadro nel quadro che permetterà di godere dell’opera ancora per un mese, fino alla chiusura della esposizione.

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"Si tratta di un’operazione eccezionale – dice Serena Bertolucci, direttore di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – che consente di condividere ancora per qualche tempo un dipinto che, dal punto di vista storico-artistico, ha una storia davvero interessante da raccontare. È anche una bella giornata di collaborazione, di rete e di grande soddisfazione per la nostra Fondazione che ha visto accolta dalle autorità una proposta innovativa e coraggiosa".

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"Sono profondamente grato alla magistratura e ai Carabinieri per averci accordato la possibilità di esporre nuovamente il dipinto consentendoci di continuare a svolgere la nostra attività di divulgazione e di accessibilità del patrimonio storico-artistico - afferma Giuseppe Costa -, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. Un’opportunità importante per i genovesi ma anche per i moltissimi turisti italiani e stranieri che hanno scelto la Genova e la Liguria per queste vacanze".

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"Questa restituzione al pubblico - sottolinea Anna Orlando, curatrice della mostra insieme a Nils Büttner - è come se fosse il ritorno di un altro grande ritorno: uno degli obiettivi della mostra era far rientrare a casa il maggior numero possibile di opere di Rubens dipinte per i genovesi o conservate per secoli nei suoi palazzi. Siamo felici che le nostre ricerche e il nostro studio possano ancora una volta essere al servizio della città e di tutti i visitatori".

"È la prima volta che un quadro posto sotto sequestro dalla magistratura viene restituito alla pubblica fruizione: una notizia bella e importante che dimostra come, anche in Italia, si possa conciliare il regolare corso della giustizia con la tutela di un grande evento culturale e di chi paga un biglietto per potervi assistere. Attendiamo infine che si faccia piena luce e chiarezza sulla vicenda, confidando come sempre nell’operato dei giudici". Così il presidente e assessore alla Cultura di Regione Liguria, Giovanni Toti dopo la notizia.

"La collezione di opere di Rubens in mostra al Ducale sta riscuotendo un enorme successo di pubblico, con decine di migliaia di turisti stregati dal talento del grande protagonista del Barocco europeo che inventa a Genova, tanto da rendere necessaria la proroga dell’esposizione fino al 5 febbraio. Ma il nostro impegno per Rubens va ancora oltre. Infatti, tra gli oltre 80 milioni di euro stanziati nel 2022 per la cultura tra Fondo Strategico Regionale e risorse del PNRR, Regione Liguria finanzierà con 30.000 euro il restauro della ‘Circoncisione di Gesù’, realizzata da Rubens nel 1605 per l’altare maggiore della Chiesa del Gesù in piazza Matteotti a Genova. L’ennesima, concreta testimonianza del nostro impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale di tutto il territorio regionale che, nei prossimi anni, vedrà la messa a terra di un piano di interventi e di un quantitativo di risorse che non si erano mai visti e che ci aiuteranno a costruire un’offerta culturale sempre più sostenibile, diffusa e accessibile a tutti", conclude Toti.