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Attualità

Il tradizionale messaggio natalizio precede la benedizione Urbi et Orbi in Piazza San Pietro a Roma
2 minuti e 42 secondi di lettura
di E.P.
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ROMA - Davanti a un pubblico di circa 20mila persone si è tenuta ieri la consueta benedizione natalizia Urbi et Orbi di Papa Francesco e subito prima il Pontefice ha dedicato a tutto il mondo il suo messaggio di Natale che quest'anno ha toccato tante criticità: dalle guerre, al covid e all'accesso ai vaccini alle popolazioni più povere, e ancora la violenza sulle donne, i bambini vittime di abusi, gli anziani soli, ma anche la tutela dell'ambiente fino alla citazione - per raccontare l'arrivo del Bambin Gesù - del Sommo Dante.

 

LE GUERRE - "Bambino Gesù, dona pace e concordia al Medio Oriente e al mondo intero. Sostieni quanti sono impegnati a dare assistenza umanitaria alle popolazioni costrette a fuggire dalla loro patria; conforta il popolo afgano, che da oltre quarant'anni è messo a dura prova da conflitti che hanno spinto molti a lasciare il Paese. Re delle genti, aiuta le autorità politiche a pacificare le società sconvolte da tensioni e contrasti. Sostieni il popolo del Myanmar, dove intolleranza e violenza colpiscono non di rado anche la comunità cristiana e i luoghi di culto. Non permettere che dilaghino in Ucraina le metastasi di un conflitto incancrenito. Assisti l'Etiopia nel ritrovare la via della riconciliazione. Volgi lo sguardo ai popoli dei Paesi del Nord Africa che sono afflitti dalle divisioni, allevia le sofferenze dei tanti fratelli e sorelle che soffrono per i conflitti interni in Sudan e Sud Sudan. Fa che prevalgano nei cuori dei popoli del continente americano i valori della solidarietà della riconciliazione e della pacifica convivenza".

L'AMBIENTE - ''Rendici premurosi verso la nostra casa comune, anch'essa sofferente per l'incuria con cui spesso la trattiamo, e sprona le autorità politiche a trovare accordi efficaci perché le prossime generazioni possano vivere in un ambiente rispettoso della vita''. 

I MIGRANTI - "Non restiamo indifferenti di fronte al dramma dei migranti, dei profughi e dei rifugiati. I loro occhi ci chiedono di non girarci dall'altra parte, di non rinnegare l'umanità che ci accomuna, di fare nostre le loro storie e di non dimenticare i loro drammi''.

I VACCINI - ''Dio con noi, concedi salute ai malati e ispira tutte le persone di buona volontà a trovare le soluzioni più idonee per superare la crisi sanitaria e le sue conseguenze. Rendi i cuori generosi, per far giungere le cure necessarie, specialmente i vaccini, alle popolazioni più bisognose''.

DONNE E BAMBINI - "Conforta le vittime della violenza nei confronti delle donne che dilaga in questo tempo di pandemia. Offri speranza ai bambini e agli adolescenti fatti oggetto di bullismo e di abusi. Dà consolazione e affetto agli anziani, soprattutto a quelli più soli. Dona serenità e unità alle famiglie, luogo primario dell'educazione e base del tessuto sociale".

DANTE - 'Oggi 'l'amor che move il sole e l'altre stelle', come dice Dante, si è fatto carne. È venuto in forma umana, ha condiviso i nostri drammi e ha rotto il muro della nostra indifferenza. Nel freddo della notte protende le sue piccole braccia verso di noi: ha bisogno di tutto ma viene a donarci tutto. A Lui chiediamo la forza di aprirci al dialogo. In questo giorno di festa lo imploriamo di suscitare nei cuori di tutti aneliti di riconciliazione e di fraternità. A Lui rivolgiamo la nostra supplica''.

 

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