GENOVA - "Entro marzo e aprile puntiamo a concludere la messa in sicurezza dell'area e quindi permettere a tutti di rientrare nelle proprie abitazioni" così in consiglio comunale a Genova l'assessore alla Protezione civile Sergio Gambino in riferimento alla frana di via Posalunga di Genova Borgoratti che si è verificata alla vigilia di Natale.
L'assessore fa il punto sugli sfollati: "In tutto sono tre le persone rimaste fuori casa che abbiamo ospitato fino al 9 di gennaio in albergo. Poi sono state fatte a loro delle proposte per degli immobili che abbiamo messo a disposizione come comune di Genova. Hanno comunque preferito trovare soluzioni presso altre strutture. Solo per una è stata avviata la pratica per assegnare una casa comunale"
Gambino fa il cronoprogramma dei lavori: "Alcuni lavori sono già iniziati, tempo permettendo contiamo entro marzo di concludere la messa in sicurezza del costone franato ed entro maggio massimo giugno di completare la rimozione dei detriti".
Il 24 dicembre il costone di circa 1500 metri quadri è franato costringendo 37 famiglie a trascorrere il Natale fuori casa. Da allora è partita la macchina di aiuto nei confronti degli sfollati. I costi dei lavori per la messa in sicurezza si aggira intorno al milione di euro. Prima di capodanno 13 nuclei familiari sono rientrati in casa. Ora l'attesa è per gli ultimi che dovranno aspettare qualche mese per poter fare rientro nelle proprie abitazioni.