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Attualità

Non solo un aumento dei controlli della polizia locale, secondo l'assessore comunale agli animali è necessario anche l'impegno dei padroni
1 minuto e 42 secondi di lettura
di Aurora Bottino

GENOVA - Il problema dei bocconi avvelenati, cucinati e lanciati ad hoc per trarre in inganno gli amici a quattro zampe e spesso ucciderli, sbarca ancora una volta nella sede del Comune di Genova.

Durante il consiglio Comunale di oggi infatti il consigliere Federico Barbieri di Genova Domani ha portato un'interrogazione a risposta chiedendo all'assessore Francesca Corso qual è il piano dell'Amministrazione per mettere un punta alla situazione. Da pezzi di carne con chiodi a veleno per topi fino a spugne appositamente fritte e lasciate sul marciapiede: il problema è infatti sempre più diffuso in diverse aree della città.

"Questa interrogazione tocca diversi aspetti – ha detto l'assessore Corso –: il primo è l'abbandono delle trappole, di polpette o comunque di alimenti che possono essere pericolosi se non letali per gli animali, che è un grande problema. La mia direzione non era al corrente di quanto sta accadendo, non erano arrivate segnalazioni, ma adesso abbiamo informato la polizia locale che è l'organo competente peri comportamenti scorretti e, come in questo caso, criminali. I controlli sono l'unico strumento che abbiamo per tamponare un fenomeno che esiste e che dobbiamo combattere come se fosse un vero e proprio atto di criminalità a tutti gli effetti". 

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Non solo i controlli però, secondo l'assessore è necessario anche l'impegno dei padroni: "Possiamo fare attività di sensibilizzazione, ma parliamo di persone che non saprei neanche come sensibilizzare, essendo criminali che ammazzano in modo brutale. Dobbiamo collegare il discorso a un incentivo all’utilizzo delle aree cani nei municipi e possiamo anche pensare di incrementarle. Abbiamo già scritto ai presidenti per chiedere la situazione zona per zona: un maggior utilizzo delle aree cani potrebbe disincentivare certi atti, riducendo comportamenti che potrebbero innescare queste persone che restano comunque ingiustificabili. Dobbiamo usare e incentivare l'utilizzo delle aree preposte, magari dandole in gestione a qualche associazione che possa aiutare a mantenerle pulite e che possa monitorare la situazione aiutando in qualche modo. Abbiamo comunque informato la polizia locale che cercherà di fare ulteriori controlli, mentre noi continueremo ad approfondire il discorso delle aree cani".

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