LIGURIA - La Liguria è terra di mare e di confine costituendo sia una base logistica per la gestione dei latitanti, che passando per Ventimiglia trovano rifugio nelle località contigue francesi, che un appoggio strategico per gli snodi portuali in cui far confluire partite illecite di droga. Il CROSS riporta che dalla seconda metà degli anni '40 la Liguria è diventata terra di immigrazione; residenza di esponenti criminali che si mimetizzano all’interno dei flussi migratori, provenienti soprattutto da Sicilia e Calabria, composti da onesti corregionali in cerca di occupazione.
"La Liguria rappresenta una regione storicamente appetibile per le principali organizzazioni criminali di tipo mafioso in ragione di molteplici fattori, taluni di natura prettamente geografica. Terra di confine e terra di mare."
(Osservatorio sulla Criminalità Organizzata – CROSS, Rapporto per la Presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia, 2015).
La relazione semestrale della Dia -Direzione investigativa antimafia-, relativa all'analisi sui fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso riguardante il secondo semestre 2021, riporta che l'infiltrazione dei sodalizi mafiosi in Liguria è prevalentemente di origine calabrese ed ha avuto inizio verosimilmente dagli anni ’50 in ragione del florido tessuto economico-imprenditoriale della regione nonché per il favorevole posizionamento geografico che dell’area fa un crocevia strategico tra la Versilia, la Costa Azzurra, le regioni del nord Italia, il nord Europa e, attraverso i sedimi portuali, verso gli altri continenti.
'Ndrangheta, camorra e mafia siciliana sono le principali attività malavitose, insieme a sodalizi stranieri per lo più di origine africana, sudamericana e dell’Est Europa, risultate attive in tutte le province liguri.
In particolare è il centro storico genovese piazza principale di attività illegali: la Dia, infatti, riporta che qui bande di irregolari operano soprattutto verso il settore del traffico di stupefacenti. Nello specifico ad agire sono spesso aggregazioni marocchine, senegalesi, equadoregne e gambiane che sfruttano la posizione strategica della Liguria per l'importazione di hashish e marijuana proveniente dal Marocco. Sebbene non risultino allo stato delle relazioni ben strutturate e consolidate tra la criminalità organizzata italiana e quella straniera, sono sempre più frequenti le forme di collaborazione all'interno dell'ambito del narcotraffico.
Infine è stata evidenziata l'operatività della criminalità straniera nell'ambito del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: sempre per la posizione strategica la Liguria favorisce il transito di flussi migratori di irregolari verso altri Paesi del nord Europa. Proprio nel periodo esaminato dalla relazione le forze dell'ordine territoriali, in collaborazione con quelle francesi, hanno tratto in arresto numerosi 'passeurs', spesso di origine africana e residenti in Francia, intercettati durante il trasporto di extracomunitari irregolari occultati all'interno dei mezzi.
La criminalità organizzata sudamericana opera soprattutto in varie regioni del nord Italia in particolare in Lombardia e Liguria. Spesso dediti alla commissione di reati contro il patrimonio e allo sfruttamento della prostituzione, collaborano con altre consorterie straniere o italiane nella gestione dei traffici di droga proveniente dall’America latina.
La Liguria è quindi uno scalo desiderato da molti che però ha sempre combattuto tenacemente contro l'infiltrazione delle mafie. In cinque anni sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose ben tre consigli comunali della Liguria, che insieme al Piemonte rappresenta la regione del Nord Italia con il più alto numero di provvedimenti di questo tipo. Bordighera e Ventimiglia, in provincia di Imperia, sono stati sciolti nel 2011 e nel 2014 - provvedimenti annullati poi dal consiglio di Stato - mentre il comune di Lavagna, in provincia di Genova, è stato sciolto nel 2017.
Nel 2021 sono stati individuati e sequestrati locali strategici e utili di proprietà mafiosa a Genova, Lavagna e Ventimiglia. Nel mese di settembre 2021 l’Autorità prefettizia di Savona ha emesso un provvedimento interdittivo antimafia a carico di una società ritenuta esposta ai condizionamenti di soggetti risultati legati a contesti di camorra napoletana. Sono stati sequestrati beni, immobili per un valore di diversi milioni di euro in tutta la regione e aumentati i controlli per la prevenzione al crimine in tutte le strade liguri e, soprattutto, all'interno delle grandi opere edili.