GENOVA - Sestri Levante si stringe intorno ad Andrea Demattei, il 14enne morto dopo l'incidente in canoa sul fiume Entella che ha sconvolto i liguri.
Un minuto di silenzio in tutte le classi dell'Istituto Natta di Sestri e tra le aule della succursale di Chiavari. Fiori e messaggi sono stati posati sul banco vuoto del ragazzo e tante lacrime sono state versate dai compagni di classe, protetti dalla preside.
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La reazione dei coetanei alla morte del loro compagno è delicata: per questo si è reso necessario l'intervento degli psicologi, così da aiutare i ragazzi del primo anno del liceo scientifico e gli amici del club della canoa a superare lo shock di aver visto Andrea per oltre un'ora intrappolato nella sua stessa canoa, schiacciata dalla forte corrente in un tronco sotto il ponte della Maddalena.
"Vogliamo solo concentrarci sul bene che si è potuto fare con la donazione degli organi di Andrea. Adesso conta solo quello"
Così la mamma di Andrea ha parlato tramite il suo avvocato Rachele De Stefanis. "Non vogliamo rilasciare dichiarazioni, chiediamo rispetto per il dolore che stiamo vivendo. Confidiamo nelle indagini che la Procura ha avviato soprattutto sulle modalità di soccorso".
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La procura di Genova ha aperto un fascicolo per la sua morte. Il pubblico ministero Francesco Cardona Albini disporrà nelle prossime ore accertamenti per capire se vi siano responsabilità per quanto successo. Da ricostruire se la canoa fosse in buone condizioni idonea alla navigazione nel fiume e se l'allenamento avrebbero dovuto farlo in mare, anche alla luce del fatto che due giorni prima c'erano state forti piogge e le acque dell'Entella erano ingrossate e la corrente aveva portato detriti come il ramo su cui la canoa dello studente di Sestri Levante è rimasto poi incagliato.