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Attualità

Lo si può consultare sul sito del comune e contiene tutte le segnalazioni, classificate per grado di criticità, di cui vengono descritte le problematiche
1 minuto e 27 secondi di lettura
di R.O.

GENOVA - Da oggi è attivo un nuovo strumento di rilevamento georeferenziato delle criticità idrogeologiche, geomorfologiche idrauliche e ambientali del territorio collinare genovese: si tratta dell'Osservatorio delle Vallate, che mette a disposizione i dati specifici che riguardano le principali criticità, ma anche le valenze territoriali rilevate dai tecnici all’interno dei bacini idrografici. Alla realizzazione hanno partecipato la Direzione Idrogeologia e Geotecnica, Espropri e Vallate (DIGEV) in collaborazione con la Direzione Sistemi Informativi. Lo potete trovare a questo link (CLICCA QUI).

"Si tratta di uno strumento in continuo aggiornamento – spiega il consigliere delegato allo Sviluppo delle Vallate Alessio Bevilacqua – i dati verranno via via incrementati restituendo, quindi, un fotogramma in continua evoluzione che terrà conto degli interventi e dei lavori effettuati sul territorio, quelli in corso di realizzazione, di nuovi dati sui bacini non ancora rappresentati per cui sono in corso dei sopralluoghi. Oltre all’attenzione per la sicurezza dal punto di vista idrogeologico delle vallate, l’Osservatorio recepirà e traccerà anche le proposte per la valorizzazione e il miglior utilizzo del territorio collinare, per favorire il ritorno della frequentazione dei cittadini, del turismo e di attività artigianali". Per ogni punto indicato sulla mappa sono disponibili descrizioni delle problematiche con classificazioni e analisi delle criticità.

La pubblicazione dei dati dell’Osservatorio, frutto di specifici sopralluoghi, è funzionale alla divulgazione dei dati a tecnici e cittadini, ma si presta anche ad attivare una collaborazione per lo scambio dati dinamico sulle criticità e sulle valenze del territorio, ovvero gli elementi di pregio che possono essere promossi e valorizzati. I dati raccolti e pubblicati non si sostituiscono ad altre banche dati esistenti in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico, ma sono complementari e mirati a fornire indicazioni di dettaglio utili dal punto di vista operativo negli interventi.