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Attualità

Ma per la presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi la presenza dell'ex ad di Aspi è superflua: la cosa fondamentale è che sia stata accettata la memoria dei pm
1 minuto e 11 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA - "Per noi la cosa fondamentale oggi è che sia stata accettata la memoria dei pm che consideriamo un elemento indispensabile anche per la difesa". Così Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi ai microfoni di Primocanale subito dopo la prima pausa dell'udienza che segna un passo importante per il processo del crollo del ponte Morandi. È stata infatti accettato il documento di quasi tremila pagine che il pubblico ministero Walter Cotugno aveva depositato prima di Natale.

Il collegio ha disposto la 'rimozione' di alcune parti che non possono essere inserite in questa fase. A sorpresa in aula anche l'ex amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci e altri dei 58 imputati (LEGGI QUI).

Castellucci ha detto "sono qui per rispetto della verità", ma Possetti ribatte: "Fa un po' sorridere, la verità viene accertata anche senza la sua presenza. Mi riserverò di parlargli un attimo, magari di persona, non ritengo oggi il momento ma prima o poi arriverà. Vederlo non è bello, per noi è il simbolo di quella società, la sua presenza non è gradita ma rimaniamo comunque dignitosamente al nostro posto. Per noi la cosa importante è che il processo vada avanti senza intoppi. Ci sarà il momento in cui mi permetterò di guardarlo negli occhi".

"Non volevo mancare di attenzione", ha detto Castellucci a Egle Possetti avvicinandosi e allungando la mano, ma il portavoce dei familiari delle vittime ha rifiutato la stretta di mano. 

 

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