GENOVA - Mettere in guardia i giovani dai pericoli della rete ma anche favorire l'inclusione e stimolare l'apprendimento informatico attraverso le nuove tecnologie: sono questi gli obiettivi del progetto "Beyond S.U.N. - Smart Use of Network" realizzato da Regione Liguria, Aliseo e dalla Scuola di Robotica. Da quest'anno, oltre ai laboratori, è disponibile anche un'applicazione per smartphone, chiamata Sun, che originariamente era stata creata dall'istituto Montale, "un bellissimo mondo virtuale all'interno del quale i giovani che la scaricheranno potranno scambiarsi opinioni e confrontarsi - spiega Simona Ferro, assessore regionale alle Politiche Giovanili - ma anche comunicare le disavventure che avvengono nel mondo virtuale come i casi di cyberbullismo, che sono sempre più frequenti."
Oltre al cyberbullismo i rischi sono legati alla privacy e all'eccessivo attaccamento ai dispositivi, fino ad arrivare a sexting e stalking, ma Beyond S.U.N. vuole mostrare anche le opportunità che derivano dall'utilizzo della tecnologia e "trasmettere una visione positiva della tecnologia perché queste sono le basi di nuove professioni - spiega la referente regionale della Scuola di Robotica Fiorella Operto -. I ragazzi, i giovani ma anche i docenti imparano a studiare S.U.N. per capire come evitare i rischi ma soprattutto per migliorare la qualità della vita".
Sarà proprio la scuola di robotica a organizzare i laboratori che si svolgeranno in presenza presso gli organismi Iefp (Istruzione e Formazione Professionale) regionali, che vedranno la partecipazione di oltre duecento studenti.
"La tecnologia accompagna da sempre l'evoluzione umana ma è la velocità dei cambiamenti tecnologici e della loro diffusione massiva a porre nuove sfide – aggiunge il commissario straordinario di Aliseo Roberto Dasso - La rivoluzione digitale ha modificato qualsiasi ambito della realtà e influenzato in modo positivo le interazioni sociali, il mondo dello studio, del lavoro e non solo. I giovani sono sempre più bravi e capaci a utilizzare le nuove tecnologie ma, a questa abilità, spesso non corrisponde una parallela maturità nella valutazione dei rischi che derivano dalla rete o un coerente livello di alfabetizzazione digitale. Con il progetto ‘Beyond S.U.N – Smart Use of Network’, Aliseo rinnova il suo supporto a Regione Liguria nell'ambito delle Politiche Giovanili e in particolare si pone l'obiettivo di sostenere i giovani, attraverso laboratori interattivi loro dedicati, nello sviluppo di una conoscenza dei linguaggi e dei meccanismi digitali, al fine di renderli edotti e consapevoli delle opportunità e dei rischi che le tecnologie digitali e il web rappresentano se utilizzati impropriamente".
"Il progetto in questione è un intervento lungimirante – spiega il direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Antimo Ponticiello - perché contrasta la disparità di alfabetizzazione digitale tra gli studenti e nello stesso tempo promuove l'uso intelligente della rete come veicolo di formazione, autoformazione e orientamento".
S.U.N. è nato durante il periodo pandemico con l’intento di mettere un freno al divario creatosi tra chi aveva accesso agli strumenti tecnologici, indispensabili per la didattica a distanza, e chi no. L’osservazione empirica realizzata nel corso dell’avanzamento del progetto ha permesso di rilevare le fragilità dei giovani soprattutto per quanto riguarda la semplice alfabetizzazione digitale, ovvero il compiere operazioni base come l’invio di una mail o l’utilizzo di un software. Da queste si è arrivati alla proposta odierna.
Con l’edizione 2022/2023 si prevedono azioni innovative per l’apprendimento in ambito informatico che deve essere coniugato con i processi di costruzione identitaria. L’attività sarà suddivisa in due parti. I laboratori A avranno l’obiettivo di portare i giovani a rivisitare capacità di comunicazione, anche letteraria e linguistica, partendo dalle tecnologie. Tale scopo sarà perseguito con attività specifiche per innescare un processo di riappropriazione della lettura, scrittura e altre competenze (logico-matematiche, linguistiche, artistiche). L’uso di tecnologie favorirà l’interesse dei giovani verso le attività tradizionalmente considerate analogiche (per esempio la scrittura di un testo, un articolo, un post, l’utilizzo di applicazioni per disegnare). I laboratori B comprenderanno invece l’utilizzo di tecnologie per l’inclusione attraverso attività in cui verrà sviluppata la social media literacy, intesa come capacità di: trovare soluzioni efficaci per includere e rispondere alle singole esigenze di ciascuno; fare cultura dell’integrazione nell’ottica delle diversità come potenzialità; utilizzare in modo critico i social media al fine di comprendere e accedere ai dati in modo attivo; utilizzare le nuove tecnologie per costruire il proprio futuro, ma nel contempo prevenendo i rischi derivanti da comportamenti pericolosi per sé e per gli altri.