GENOVA - Il Pil del 2023 in Liguria crescerà dell'1,1%, più del doppio del dato nazionale stimato in +0,5%.
La crescita del Pil è sostenuta da un aumento degli occupati: la Liguria è prima in Italia per rapporto tra dinamica delle attivazioni nette sui dipendenti per regione, registrando un 1,22% contro lo 0,38% della media nazionale, secondo l'elaborazione dell'ufficio studi di Confartigianato su dati Svimez.
Nel dettaglio - paragonando il terzo trimestre 2022 con il medesimo periodo del 2019 - si registra una crescita occupazionale dell'1,6% rispetto allo 0,5% italiano; diminuendo invece l'orizzonte temporale, nell'ultimo anno la Liguria segna un incremento del 2,8% contro l'1,1% nazionale, sulla base dell'elaborazione dell'ufficio studi di Confartigianato su dati Istat.
Fondamentale il settore dell'edilizia che impiega ben l'11,7% degli addetti liguri.
A preoccupare sono comunque il persistere di turbolenze sui mercati energetici, un livello di inflazione mai registrato prima nell'Eurozona e le risposte della finanza pubblica che contribuiscono al rallentamento della ripresa. Come evidenziato dall'ufficio studi di Confartigianato Imprese, nel 2022 il caro bollette di elettricità e gas per le piccole medie imprese è costato in Liguria 536 milioni in più rispetto al 2021. Nel capoluogo ligure sono stati spesi 292 milioni in più rispetto all'anno precedente.
Genova è prima in Liguria per rincari, seguita da Savona (+97 mln), La Spezia (+79) e Imperia (+68). Entrando nello specifico della dinamica dei prezzi al consumo di elettricità, gas e altri combustibili, il report di Confartigianato prevede aumenti per la Liguria del 142,6%, superiori alla media nazionale del 130%. Per quanto riguarda la dinamica dei prezzi al consumo, l'elaborazione di Confartigianato su dati Istat, vede a novembre 2022 una crescita diffusa, con un picco in Liguria del 13,7 %, seconda solo alla Sicilia. Tra le prime posizioni per province con tasso di inflazione superiore alla media nazionale, troviamo al terzo posto la provincia di Imperia con il 14,7%, la Spezia quinta con il 13,6% e nona Genova con il 13,5%.