SANREMO - Polemiche sul palco del Festival di Sanremo dopo che il cantante vincitore della 72esima edizione Blanco ha, a metà esibizione, cominciato a distruggere gli arredi floreali sul palco. "Non mi sentivo in cuffia", si è giustificato alla fine, mentre la sala ha iniziato a fischiarlo, "Ma mi sono divertito lo stesso". Strage di rose su tutto il proscenio e assistenti di palco al lavoro.
Il presidente di Regione Liguria si è rivolto al suo pubblico social per commentare l'episodio che ha visto distruggere una grande quantità di fiori liguri: "Nessuno tocchi i fiori di Sanremo! Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che ieri sera hai distrutto con leggerezza ci sono la storia di una città intera e l'intenso lavoro dei nostri floricoltori. Per questo ti voglio invitare personalmente a visitare le nostre serre per vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l'eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio nazionale e fa parte del DNA della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival. È il migliore esempio che puoi dare a tutti i ragazzi che ti seguono e amano la tua musica. Alla tua età a volte si fanno degli sbagli ma si può sempre recuperare e anche dagli errori... può nascere un fiore!"
Sulla sfuriata del giovane cantante di "Brividi" anche il vicepresidente della Regione Liguria e assessore con delega all’Agricoltura Alessandro Piana: "Fuoriprogramma, scatti umorali o show per catturare l'attenzione non possono ledere la dignità del lavoro dell'uomo e quella sacralità che connota da sempre i fiori di Sanremo: solo chi è coinvolto in agricoltura sa quanta manodopera e quanti sacrifici stanno dietro ad un palco immerso di fiori, in una città che del fiore ha fatto il suo emblema, la sua storia e la sua tradizione".
"Un gesto che arriva in un periodo in cui le speculazioni sui prezzi e le difficoltà congiunturali appesantiscono i floricoltori, con costi di produzione più che raddoppiati, ma in cui i nostri imprenditori hanno dimostrato tenacia e forza per portare avanti il made in Liguria, senza trascurare il lavoro di chi allestisce e prepara le scenografie – continua il vicepresidente -. Mi unisco quindi alla contestazione immediata sorta ieri sera da parte del pubblico del teatro: dato che sostengo i giovani e amo la musica, tanto più non posso che sottolineare come a prendere a calci i fiori sul palco di Sanremo sia un atto da condannare con forza. Si rifletta su questo affronto ad una delle più importanti eccellenze della Liguria: lo spettacolo sia pure ribelle, di protesta, ma costruttivo, mai esclusivamente negativo".
Sempre sui social network è arrivato il commento dell'infettivologo Matteo Bassetti, che già nella serata di ieri aveva commentato l'inizio del Festival musicale facendo notare l'assenza di qualsiasi tipo di ricordo ai sanitari, ancora in prima linea contro il covid. "Che schifo lo spettacolo di Blanco stanotte al Festival di Sanremo - ha scritto sul suo profilo il genovese -. Mi auguro che chi lo ha fatto salire su quel palco chieda scusa a tutti gli italiani - dopo avergli fatto fare un esame tossicologico. Ottimo spot: antimodello per i giovani".
"I fiori di Sanremo non solo il simbolo del Festival, ma dell’intera città, della provincia di Imperia e della Liguria, di cui sono negli anni diventati vessillo nel mondo. Vederli presi a calci, distrutti e calpestati senza alcun rispetto né per i fiori stessi né, tantomeno, per la filiera, gli operatori e il duro lavoro che c’è dietro quelle composizioni è inammissibile, inaccettabile. Ancora di più sul palco dell'Ariston, davanti a milioni di spettatori attoniti". Questo il commento di Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale, che trova concorde l'intera Federazione regionale".
Di chitarre e casse mandate in frantumi durante le esibizioni è piena la storia della musica, ma qui non si parla più di spettacolo: è questione di rispetto, che in questo caso è mancato totalmente. "La settimana del Festival di Sanremo rappresenta da sempre un momento importantissimo per i liguri e per gli italiani tutti – continuano Boeri e Rivarossa – e renderla teatro di uno scempio simile non è ammissibile".
Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Lo afferma il Codacons, che dopo i gravi fatti di ieri all'Ariston ha depositato oggi un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti.
"Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati – spiega il Codacons – L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni".
Per tali motivi il Codacons chiede oggi alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco alla luce del possibile reato di “danneggiamento”, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali.