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Attualità

I dati emergono dai report dell'Osservatorio regionale
1 minuto e 40 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Furti e danneggiamenti in diminuzione mentre aumentano truffe e frodi informatiche. E' il quadro che emerge dai report dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza e la criminalità organizzata secondo i quali la Liguria viene identificata come regione "relativamente più sicura rispetto ad altre d'Italia o del Nord Ovest": la percezione del rischio di criminalità, calcolata come percentuale delle famiglie che dichiarano che la zona in cui vivono è "molto o abbastanza" a rischio criminalità sul totale delle famiglie, è sempre inferiore alla percezione media rilevata (periodo 2015-21). Comparando i valori liguri a quelli delle altre regioni si evidenzia che siamo al 16/mo posto anche se i dati potrebbero essere stati alterati dal 2020, anno del Covid.

Ciò nonostante il reato più denunciato in Liguria è comunque il furto che rappresenta il 43% delle denunce complessive ma con una riduzione media annua superiore a quanto riscontrato a livello nazionale e macroregionale e la seconda il danneggiamento: "La novità  - spiega l'assessore regionale alla Sicurezza Andrea Benveduti - è l'unificazione in un unico osservatorio sulla sicurezza di quelli che erano i due precedenti osservatori, uno sulla sicurezza e sulla qualità vita e l'altro sul contrasto alla criminalità organizzata". Un capitolo a parte riguarda i beni confiscati alle mafie "per cui per la prima volta abbiamo deciso di strutturare un monitoraggio".

Attualmente in Liguria si trovano 476 immobili confiscati, di cui 329 (il 69%) ancora gestiti dall'Agenzia nazionale e 147 (31%) già destinati. Il volume più alto degli immobili si trova tra la provincia di Genova e quella di Savona, mentre la quota maggiore di immobili destinati è nell'area della Spezia e quella minore nella provincia di Imperia. Spostando l'attenzione sulle attività produttive, risultano oggi confiscate alle mafie 50 aziende, di cui 31 (62%) ancora in gestione e 19 (38%) destinate. "In quest'ambito - conclude Benveduti - abbiamo concluso un bando per la ristrutturazione di otto beni immobili confiscati nei comuni di Genova, La Spezia, Spotorno, Arcola, Pietra Ligure e Serra Riccò. Con 480 mila euro accompagniamo i Comuni nel recupero che genererà 700 mila euro di investimenti e promuoverà la legalità".