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La Protezione civile regionale ha fornito 2 serbatoi da 5mila litri ciascuno al Comune di Taggia, consegnando anche 3 bancali e mezzo di bottiglie d’acqua per i Comuni di Taggia e Sanremo
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di Redazione

IMPERIA - Continuiamo a lavorare come sistema di Protezione civile per dare tutta l’assistenza possibile alla popolazione residente nelle zone oggetto delle ordinanze dei Comuni di Taggia e Sanremo, in cui è vietato l’uso dell’acqua a fini idropotabili e anche per cucinare. Ovviamente Arpal e Asl continueranno ad effettuare analisi continue quotidiane dell’acqua auspicando di avere conferma dei dati già in miglioramento sulla rete idrica, così da poter liberare progressivamente quelle parti del territorio ancora vincolate dalle ordinanze". Così l’assessore regionale alla Protezione civile e all'Ambiente Giacomo Giampedrone al termine della riunione dell’unità di crisi convocata dal Prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo a seguito dell’inquinamento di quattro pozzi dell’acquedotto che rifornisce Taggia e Sanremo, dove è stato rilevato il solvente 1,2,3 tricloropropano in quantità superiore ai limiti di legge.

Presenti all’incontro il presidente della Provincia di Imperia e sindaco del capoluogo Claudio Scajola, il sindaco di Taggia Mario Conio e il vicesindaco Espedito Longobardi, la vicesindaco di Sanremo Costanza Pireri, il sindaco di Santo Stefano al Mare Marcello Pallini, il sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra, il sindaco di Castellaro Giuseppe Galatà, il direttore sanitario della Asl1 Carlo Alberto Paolo Tersalvi, i dirigenti dei Dipartimenti regionali della Protezione civile e dell’Ambiente, i vertici di Rivieracqua: il direttore generale Angela Ferrari, il direttore esecutivo Valerio Chiarelli e, in video collegamento, il presidente Alberto Mangiante. Nel frattempo la procura di Imperia ha aperto un fascicolo contro ignoti sul fatto accaduto.

Nelle more delle analisi da parte di Asl e Arpal, auspicando un progressivo ritorno alla normalità, "lavoreremo insieme al gestore Rivieracqua a ritmi forzati – spiega l’assessore Giampedrone – per bypassare i pozzi in cui è stata rilevata una concentrazione fuori norma del solvente, allacciando la rete direttamente all’acquedotto del Roja. In questo modo entro 15 giorni la fonte di approvvigionamento delle zone interessate dalle ordinanze comunali non saranno più i quattro pozzi ‘incriminati’ ma direttamente l’acquedotto del Roja. Questo intervento è possibile grazie alle risorse del fondo strategico regionale già stanziate per 5,8 milioni di euro". La Protezione civile regionale ha fornito 2 serbatoi da 5mila litri ciascuno al Comune di Taggia, consegnando anche 3 bancali e mezzo di bottiglie d’acqua per i Comuni di Taggia e Sanremo e domani metterà a disposizione altri 4 bancali per la popolazione interessata dai disagi insieme ad altre due cisterne da 3mila litri ciascuna per il Comune di Sanremo.

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