Sono una di quelle persone che deve molto a Calisto Tanzi e la sua morte mi fa venire in mente proprio 40 anni fa quando abbiamo inaugurato Primocanale. Tanzi, attraverso la Fincom Finanziaria Comunicazioni con sede a Milano, era l’azionista all’80% (io al 20%) e permise, investendo su di me, la nascita della nostra emittente.
Il mio contatto in effetti era con Gianni Ferrauto, socio fondatore e amministratore delegato del Giornale di Indro Montanelli che nel 1977 era entrato azionista in Radio Genova Sound Spa inventata da Bepi Remondini, l’imprenditore genovese di cui mio padre era commercialista. Mi coinvolse nell’avventura radiofonica quando non avevo ancora compiuto 20 anni.
Ferrauto credeva molto nei "new media" e nel triangolo industriale GE-MI-TO. Aprì sedi del Giornale, oltre a quella milanese, anche a Genova e Torino investendo anche in tre radio private dove Il Giornale gestiva l’informazione lasciando a noi tutto il resto della programmazione, compresa l'organizzazione e la vendita della pubblicità.
Nel 1981 dopo aver dato buoni risultati sulla radio, Ferrauto mi chiamò e mi disse di andare a trovarlo: "Maus (così mi chiamava) io me ne vado dal Giornale, con l'ingresso di Berlusconi non sarà più quello di prima. Loro pensano alle televisioni. Comprati la radio, chiama quello che mi sostituisce, un certo Fedele Confalonieri, vedrai che te la vende. Io faccio un circuito televisivo nazionale che finanzia il Cavalier Tanzi della Parmalat, non abbiamo una TV in Liguria me la fai tu?".
Andai a Collecchio (Parma) nella sede di Parmalat con Ferrauto per conoscere il Cavalier Tanzi, qui mi misero a disposizione i fondi per costruire Primocanale. Fu un lungo lavoro durato tutto il 1981, dall’affitto dei terreni sui monti all'acquisto del materiale da trasmissione, quello da studio e poi le assunzioni di tecnici e giornalisti, tutto per arrivare all’apertura del 2 gennaio 1982.
Tanzi era una persona di una cortesia, gentilezza e disponibilità notevoli. Molto generoso tanto che i suoi collaboratori gli creavano intorno uno scudo incredibile per cercare di "isolarlo". Ma grazie a Giannetto Ferrauto i contatti erano diretti.
Quanto è accaduto al gruppo Parmalat e a Tanzi nel 2003 mi ha lasciato senza parole. Non era più da tempo azionista di Primocanale, era uscito ormai totalmente dal mondo televisivo. So bene quante persone hanno perso molti investimenti a seguito del crack Parmalat e l’immagine che oggi c’è di Tanzi.
Ma la storia è storia e non si modifica, io sarò sempre riconoscente a Calisto Tanzi per aver investito su di me, grazie certamente a Gianni Ferrauto che fu il mio il garante. Avevo solo 25 anni, ancora da compiere, e un grande gruppo nazionale investiva quasi un miliardo di lire per far nascere una nuova televisione in Liguria: Primocanale.
Grazie Calisto, molte cose positive sono certo che le hai fatte, come nel caso di Primocanale. Ti ricorderò sempre con affetto e gratitudine.
Maurizio Rossi, editore di Primocanale