GENOVA - Decolla il progetto degli Assi di Forza per il trasporto pubblico locale. Oggi è stato infatti firmato il contratto d’appalto integrato, del valore di 177 milioni di euro, tra il Comune e la RTI (Raggruppamento Temporaneo d’Impresa) formata da ICM (mandataria capogruppo), Leonardo e Colas Rail. I lavori dovrebbero partire a giugno e coinvolgere nel tempo 96 chilometri da Levante a Ponente passando per il centro.
Qualche dubbio in fase di progettazione è legato alle rimesse che accoglieranno i nuovi mezzi. E' sfumata definitivamente l'ipotesi dello stadio Carlini, in corso Europa, che era stata la seconda scelta dopo che i residenti di Quarto erano insorti per evitare che venisse fatta in via delle Campanule.
Il Carlini, che avrebbe dovuto ospitare 100 bus, presentava una serie di vantaggi per l’organizzazione logistica del trasporto sul levante, baricentrica ai quartieri di San Fruttuoso, Albaro e Sturla, con una riduzione dei tempi di immissione dei mezzi in e dal servizio. Ma negli ultimi mesi i costi sono aumentati al punto da far cambiare idea agli uffici del Comune stoppati anche da un parere contrario della Soprindenza che ha valutato lil velodromo come un bene da mantenere nel tempo.
Non ospiterà più la rimessa dei bus, ma lo stadio Carlini verrà comunque ristrutturato e nell'idea del Comune diventerà una moderna cittadella sport che dovrebbe avere come fiore all'occhiello uno stadio di rugby con 3.000 posti a sedere, di cui 2.000 coperti e poi un poligono di tiro, due palestre e campi per baseball e softball.
Archiviata l'idea Carlini, nel mirino del Comune ora c'è l'ex officina Gulglielmetti in Valbisagno sicuramente meno funzionale rispetto alle linee dei bus del Levante, ma meno complessa dal punto di vista strutturale anche se ci sono ancora degli ostacoli da superare.
L'ex officina che una che una volta ospitava le attività di manutenzione dei mezzi di Amt, era stata poi acquistata da Talea, società immobiliare di Coop Liguria per 25 milioni per poi tornare di proprietà del Comune.