Iren ha presentato il Piano industriale fino al 2030, dove conferma la visione strategica e l'ulteriore rafforzamento degli investimenti che sarà pari a 10,5 miliardi di euro nei prossimi 8 anni. Sul piatto si prevede l'accelerazione nella transazione energetica con il raggiungimento di 3,6 GW di capacità rinnovabile a fine piano, anche attraverso la realizzazione di 400 MW di comunità energetiche.
Iren ha confermato una visione strategica solida che ha permesso di raggiungere importanti risultati già nel primo anno di piano, basato sulla decarbonizzazione e la tutela delle risorse, l'elevata qualità dei servizi offerti e il forte radicamento territoriale. Il rafforzamento strategico si concretizza nello sviluppo di capacità rinnovabile grazie al fotovoltaico e all’eolico onshore e offshore, ma anche grazie alla creazione di comunità energetiche diffuse. Iren si posizionerà tra i vari player strategici per superare il gap infrastrutturale del Paese. Si assisterà a un incremento della marginalità di oltre 800 milioni rispetto al 2022, con un EBITDA atteso pari a 1,87 miliardi di euro.
"L’aggiornamento del piano strategico al 2030 conferma ancora una volta l’attenzione di Iren verso i territori e verso i suoi stakeholder. Il contesto energetico ci spinge a progettare il futuro tenendo presente tre componenti strategiche fondamentali: la sicurezza energetica, la competitività e, chiaramente, la sostenibilità, motore di ogni nostra singola azione - spiega il presidente del Gruppo Luca Dal Fabbro -. Iren nei prossimi 8 anni rafforzerà il proprio ruolo di partner di riferimento per il territorio e le pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di irrobustire la propria presenza nelle aree storiche e ampliare i confini verso nuove aree strategiche. Ogni azione di Iren continuerà ad essere supportata da alcuni razionali fondamentali, come ad esempio il recupero delle risorse e la decarbonizzazione, facendo leva anche su nuove tecnologie e progetti fortemente innovativi".
La strategia di crescita di Iren per i prossimi 8 anni continua ad essere coerente con i principali macrotrend di settore ovvero la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili, l’economia circolare, l’efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali. Sono tre i pilastri strategici che sono stati confermati dal precedente piano: la transizione ecologica con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse; la territorialità con un’estensione del perimetro nei territori di riferimento, la realizzazione delle comunità energetiche e la capacità di fare sistema con il territorio, mettendo a disposizione del Paese le proprie competenze; la qualità attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.
"Oggi, non solo confermiamo i pilastri strategici del piano, ovvero transizione ecologica, territorialità e qualità del servizio, ma siamo in grado di rafforzarli grazie ad un nuovo piano di investimenti di 10,5 miliardi di euro al 2030 (+200 milioni di euro rispetto a quanto previsto nel precedente piano per il periodo 2023- 2030)" ha dichiarato Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo.