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Attualità

La responsabilità è di coloro che affrontano i sentieri della nostra Regione sprovvisti di equipaggiamento basilare come borracce o che camminano nei boschi in infradito. Regione lancia "Io cammino sicuro"
5 minuti e 16 secondi di lettura
di R.O.

LIGURIA - Sono 480 gli interventi di soccorso effettuati nei boschi della Liguria nel 2022, di cui la metà erano evitabili: per questo Regione insieme al Soccorso Alpino e Speleologico, al CAI (Club Alpino Italiano) e alla FIE (Federazione Italiana Escursionismo) ha realizzato la campagna "Io cammino sicuro", per sensibilizzare gli amanti della montagna e del trekking fornendo i principali strumenti per affrontare le escursioni con adeguata preparazione fisica e di attrezzatura.

L’escursionismo è un settore che ha preso sempre più vigore negli ultimi anni, coinvolgendo anche utenti alle prime esperienze. "Proprio per questo il CAI, la FIE, il Soccorso Alpino e Speleologico promuoveranno e saranno presenti ad una serie di appuntamenti sulla rete sentieristica promossa dal nostro Assessorato - spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Escursionismo, ai Parchi e al Marketing Territoriale Alessandro Piana –, che da tempo ha programmato a più riprese la cultura dell’andar per sentieri in sicurezza. I divulgatori, in modo semplice e chiaro, cercheranno di ridurre i rischi legati alla scarsa esperienza fornendo suggerimenti da mettere in atto per l’autoprotezione. Pensate che ogni 100 interventi di salvataggio circa 45 sono dovuti a cause evitabili come mancanza d’orientamento, sottovalutazione dei percorsi, stanchezza o maltempo. Per godere a pieno della bellezza naturalistica e dell’esperienza outdoor occorre infatti affrontare la camminata con consapevolezza per evitare imprudenze per sé e per gli altri. Ringrazio in particolare i nostri Uffici per la redazione del decalogo “Io cammino sicuro”, che verrà distribuito su larga scala e in più lingue con puntuali informazioni sull’autoprotezione dall’equipaggiamento, all’interpretazione dei gradi di difficoltà dei sentieri e della cartellonistica sino alla lettura corretta delle carte escursionistiche. Sono stati predisposti anche questionari che ci aiuteranno a impostare ulteriori eventuali misure di prevenzione".

Il costo degli interventi è di sessanta euro al minuto per l'elisoccorso e 750 euro l'intervento semplice con cinque volontari via terra. Una situazione non sostenibile, "al momento non abbiamo intenzione di far pagare gli interventi a chi non rispetta le norme, è l'estrema ratio- spiega Piana -. In alcune realtà è già così, noi prima di tutto vogliamo evitarlo, nel caso gli interventi aumentassero lo valuteremo". 

I presidi che verranno realizzati sono martedì 25 aprile presso il Parco delle Mura di Genova, lunedì 1 maggio al Parco dell’Antola, domenica 7 maggio al Parco di Portofino, domenica 21 maggio al Parco di Montemarcello-Magra-Vara, domenica 28 maggio al Parco delle Alpi Liguri, domenica 18 giugno al Parco del Beigua e poi ulteriori date verranno rese note a settembre a ottobre al Parco dell’Aveto con l’avvio della stagione dei funghi. In aggiunta è stata lanciata la campagna di comunicazione sui social e sul sito della Regione Liguria con divulgazione di materiale informativo.

"Ridurre incidenti e infortuni in quota, affinché frequentare la montagna sia sempre un piacere. È con questo obiettivo che assieme a Regione Liguria, al Soccorso Alpino e Speleologico, al CAI e alla FIE ci siamo uniti alla campagna “Io cammino sicuro”- spiega il consigliere delegato alle vallate del Comune di Genova Alessio Bevilacqua-. Vogliamo sensibilizzare coloro che decidono di avventurarsi alla scoperta dei nostri paesaggi e delle nostre vette, fornendo consigli di sicurezza e richiamando l’attenzione anche sull'importanza dei preparativi, come la scelta dell’attrezzatura adatta e di un itinerario idoneo alle proprie capacità fisiche. Sono temi a cui l’amministrazione comunale tiene particolarmente, come dimostrano tutte le iniziative intraprese in questi anni per la riqualificazione, la manutenzione e la promozione dei percorsi escursionistici, della rete sentieristica e delle strade bianche nell’entroterra genovese, e per la valorizzazione delle fortificazioni del territorio collinare genovese con il coinvolgimento di cittadini e associazioni. Godiamoci le nostre splendide montagne in sicurezza, quando e come è possibile: consapevoli delle bellezze ma anche dei pericoli che possono nascondere".

"La comunicazione vuole essere accessibile ed integrata, in linea con le attività portate avanti dal CAI – dice Roberto Manfredi, presidente CAI Liguria -, come lo Sportello della Montagna che ha avuto un ottimo seguito. Per completezza, oltre ai punti individuati nelle date di maggiore frequentazione dei nostri sentieri e tradizionalmente vocati alle classiche gite fuori porta abbiamo fortemente voluto l’apertura dell’URP di piazza de Ferrari con la prima data pilota domenica 23 aprile dalle 10 alle 17 con i nostri volontari, per avere un punto anche in città. Proprio i volontari CAI svolgono un impegno importantissimo per la comunità, sono migliaia, nella sola Liguria oltre 11mila. E’ doveroso ricordare pubblicamente il loro operato".

"Chi percorre sentieri sa che la FIE e i suoi volontari hanno sempre dato contributo alla sentieristica di Liguria – commenta il presidente regionale della FIE Paolo Puddu - e al suo puntuale mantenimento. Contributo, con la regia di Regione Liguria e la collaborazione delle Amministrazioni, oggi ancora più necessario per il grande e piuttosto disordinato sviluppo dell’outdoor che talvolta si rapporta al territorio come una a ludoteca a cielo aperto, trascurando i (talvolta ovvi, a ben vedere) requisiti di sicurezza. È una criticità che si accompagna a quella dell’abbandono ormai pluridecennale del territorio rurale, vero punto chiave. Pensiamo che il contributo fondamentale alla sicurezza sia dato dalla conoscenza e dalla consapevolezza che da essa deriva e che iniziative come questa siano molto importanti: l’attenzione della Regione testimonia un approccio necessario per governare un fenomeno che dopo la pandemia ha avuto uno sviluppo persino inaspettato".

Pronti i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Liguria che nel corso del 2022 sono intervenuti quasi cinquecento volte passando da interventi banali come semplici distorsioni alla caviglia a operazioni più complesse come ricerche di persone anche di notte e interventi di salvataggio con l’utilizzo di tecniche alpinistiche: "Durante le nostre operazioni di controllo del territorio cerchiamo sempre di trasmettere le buone pratiche affinché le escursioni possano svolgersi in sicurezza – dice il presidente regionale Roberto Canese -. Tra l’altro sia a Savona che nel Tigullio abbiamo attivato programmi di educazione civica nelle scuole proprio per sensibilizzare anche i giovani, uomini e donne del domani. Con l’evento “Io cammino sicuro” potremo dedicarci maggiormente all’educazione degli escursionisti. Chi viene a camminare in Liguria spesso tende a sottovalutare i percorsi perché molti di questi sono vicini al mare. In realtà ci sono tratti che hanno difficoltà elevate di tipo montano. Punteremo molto sull’abbigliamento, sulla dotazione corretta di calzature e su tutto ciò che è necessario avere con sé, prima fra tutti, soprattutto nel periodo caldo, una buona scorta d’acqua".

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