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Attualità

La scalinata, inserita nel territorio patrimonio Unesco, è da tempo al centro dell'attenzione per la sua fragilità anche in relazione alla sempre più importante presenza di visitatori. Intanto stanziati 120 mila euro dei sentieri
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di Aurora Bottino

LA SPEZIA - Quasi 20 mila euro per il ripristino della scalinata grande di Monesteroli. Inizieranno a breve i lavori del famoso sentiero a picco sul mare, di cui una porzione è crollata la vigilia di Pasqua. I gradini sono transennati da quel giorno.

"Grazie al lavoro di squadra, dopo il parziale crollo della scalinata di Monesteroli ci siamo coordinati per un sopralluogo con il Parco Nazionale delle Cinque Terre per constatare il danno causato - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici del Comune della Spezia, Pietro Cimino -. E grazie alle associazioni del territorio e al Parco siamo stati immediatamente operativi, reverendo i fondi, circa 20 mila euro, per il ripristino del tratto crollato e per la realizzazione di un muro di sostegno. La dimostrazione che collaborando congiuntamente è possibile risolvere i problemi di un territorio fragile come quello dell'area delle Cinque Terre".

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Nel dettaglio il Comune investirà sul ripristino 12 mila euro, il Parco Nazionale altri 6 mila. La scalinata, inserita nel territorio patrimonio Unesco e tra i luoghi del Cuore del Fai, è da tempo al centro dell'attenzione per la sua fragilità anche in relazione alla sempre più importante presenza di visitatori: un discorso che si unisce a quelli del turismo a numero chiuso, a cui molti sindaci dello spezzino e non solo, fanno appello. 

A Portofino, invece, sembra funzionare l'idea del sindaco Matteo Viacava che ha firmato un'ordinanza (effettiva fino al 15 ottobre) che istituisce una sorta di zona rossa tra la celebre Piazzetta, Calata Marconi e i bagni pubblici di molo Umberto I. In queste zone rosse sarà vietato "lo stazionamento di persone in punti di aggregazione o ritrovo di gruppi e crocieristi in attesa di imbarco sui battelli o altro", passaggi stretti, che tra i dehor dei locali e gli assembramenti "sono diventati un problema di sicurezza" ha spiegato Viacava.

Nell'ordinanza si parla espressamente di "problemi di fluidità della circolazione pedonale e veicolare", di gravi "intralci e potenziale pericolo derivante dall'eccessiva densità di persone in rapporto alla superficie disponibile", di una banchina "priva di barriere di sicurezza lato mare" e di un transito "talmente difficoltoso da dover richiedere l'intervento di forze di polizia per gestire la viabilità dei pedoni creando un ostacolo a soccorsi tempestivi". Dal mattino fino alle 18 i turisti potranno accedere alla piazza, passeggiare, fare acquisti o sedersi nei ristoranti ma non si dovranno fermare né potranno creare assembramenti altrimenti scatteranno sanzioni dai 65 ai 275 euro. 

Comune della Spezia e Parco Nazionale delle Cinque Terre hanno anche stanziato 120 mila euro per la manutenzione ordinaria dei sentieri della costa di Tramonti, una porzione di territorio fragile e caratteristica, con le vie strette che scendono tra muretti a secco e vigneti recuperati.

Il protocollo d'intesa, della durata di tre anni, vede coinvolte le associazioni del territorio "Per Tramonti, Campiglia e Vivere Tramonti" per l'esecuzione materiale dei lavori. "Con questo protocollo garantiamo investimenti su un territorio fragile - ha detto il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini -. La zona di Tramonti ha un territorio fragile che deve essere protetto". Parte del territorio negli ultimi anni è stato recuperato anche con il progetto di recupero Terre Incolte, "che ha consentito di ridare vita al territorio piantando la vite - ha detto l'assessore all'urbanistica, Patrizia Saccone -, facendo sì che lì si producesse un nuovo vino, il Cimento".

Recuperati 3 mila metri di terreno, con una produzione di 688 bottiglie nel 2021 che per la vendemmia 2022, dovrebbe superare le 800 bottiglie pari ai 14 quintali. "Diamo continuità a una sinergia iniziata ormai da anni con le associazioni, volano di recupero dei terrazzamenti e delle coltivazioni" ha ricordato il direttore del Parco Patrizio Scarpellini. Tra i progetti in corso anche il completamento della rete comprensoriale anti cinghiale, il ripristino dj alcuni sentieri di collegamento e il ripristino della scalinata di Monesteroli, che dovrebbe iniziare entro un mese.

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