VENTIMIGLIA - Le dichiarazioni del ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin, che ha accusato il premier italiano Giorgia Meloni di essere "incapace nel risolvere i problemi migratori", hanno portato preoccupazione al confine italo-francese di Ventimiglia per il possibile inasprimento dei controlli, che per il momento comunque avvengono soltanto a campione.
La situazione al valico di Ponte San Ludovico è tranquilla, malgrado i sette mezzi della gendarmeria francese parcheggiati, ormai da tempo, all'ingresso della frontiera in appoggio ai militari alloggiati in città, ma non è stato fatto alcun sbarramento. "I nostri frontalieri sono preoccupati - spiega Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri Autonomi Intemeli (Fai) - dopo i blocchi avvenuti in passato quando ci volevano anche due ore e mezzo per attraversare la frontiera. Al momento però il traffico scorre regolarmente, tranne qualche rallentamento ogni tanto". I controlli avvengono a campione, soprattutto sui mezzi pesanti e qualche auto.
Il 3 maggio scorso Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, ha visitato i posti di frontiera di Pont Saint-Ludovic e Pont Saint-Louis, al confine franco-Italiano. L'eurodeputato ha definito "insufficienti e irrisori" i rinforzi di 150 uomini tra Police Nationale e Gendarmerie promessi dalla premier Elisabeth Borne che sono comunque arrivati ieri nei presidi francesi di Pont Saint Ludovic e a Pont Saint Louis.