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Attualità

A Castiglione Chiavarese. Si risparmia sull'acqua per compensare il caro gpl per riscaldare le serre e consegnare il prodotto
1 minuto e 21 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

CASTIGLIONE CHIAVARESE - La nostra inchiesta settimanale “5 territori, un tema”, curata da Matteo Angeli, ci porta in questa nuova puntata a trattare un tema purtroppo ormai d’attualità da oltre un anno, quello del caro carburanti, del caro energia più in generale, del caro bollette. Declinato in diversi settori (GUARDA QUI LA PUNTATA).

Nella zona del Tigullio abbiamo raggiunto Castiglione Chiavarese, dove Andrea Pecci, da un paio di anni, ha attuato la coltivazione del basilico in una serra idroponica. Agricoltura di nicchia “credo di essere l’unico in Liguria, sicuramente il primo, mentre più diffusa in centro Italia“. Il basilico cresce a galla nell’acqua invece che nei vasetti consueti e nella terra e questo fa sì che si risparmi, acqua, tanta acqua. E in un momento in cui "il GPL per scaldare le serre è alle stelle e anche il carburante con cui riformismo i mezzi per le consegne pure, con balzi delle spese di circa il 50%, ecco che trovare modi per risparmiare è prezioso più che mai.

All’interno della sua serra ci sono quattro vasche da 100 m² l'una, riempite con 22 m³ di acqua ciascuna con aggiunta di soluzioni nutritive. Quest’acqua la sostituiamo integralmente una volta all’anno mentre mediamente cinque volte al mese rabbocchiamo con circa 2000 litri, per aggiungere praticamente solo quella che evapora. L’acqua che una volta all’anno cambiamo, la mettiamo in serbatoi che poi servono per bagnare le coltivazioni a terra quindi è un ciclo di riutilizzo praticamente completo. Soprattutto, non dobbiamo innaffiare il basilico come è necessario fare invece ogni giorno quando la pianta viene coltivata normalmente a terra. Noi produciamo circa 150.000 piante ogni anno”.