GENOVA - Via libera dalla conferenza dei servizi alla realizzazione di un nuovo tratto della Ciclovia Tirrenica sul tracciato della cosiddetta strada “Incompiuta”, percorso litoraneo che collega i comuni di Diano Marina e Imperia. L’intervento, approvato oggi dalla giunta regionale, costituisce uno stralcio funzionale del Lotto prioritario ligure della Ciclovia Tirrenica per un costo complessivo di circa 8,37 milioni di euro di cui 5,95 milioni di euro finanziati con fondi ex DM 517/2018 e 2,42 milioni di euro finanziati dal Fondo Strategico Regionale.
L’intervento, oltre alla realizzazione del nuovo tratto di ciclovia, prevede opere di messa in sicurezza delle alture che sovrastano il percorso. Il cantiere si svilupperà per una lunghezza di circa un chilometro e vedrà la realizzazione di interventi sia di consolidamento e protezione del versante roccioso soprastante il sedime stradale sia di adeguamento strutturale e rinforzo del muraglione di sostegno della strada, con contestuale rifacimento del parapetto metallico in testa al muraglione e la realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica in prosecuzione di quello già esistente lato Imperia. Le tempistiche del cantiere sono state studiate in modo da armonizzarsi con le lavorazioni in programma da parte di Rivieracqua per le attività di “relining” sull’esistente condotta idrica dell’acquedotto del Roja, presente lungo la strada “Incompiuta”.
“Con la conclusione della conferenza dei servizi, grazie alla collaborazione dei Comuni coinvolti, abbiamo fatto grande passo in avanti per riqualificare definitivamente la cosiddetta “Incompiuta”, un tratto di litorale di grande pregio – commenta l’assessore alle Infrastrutture – Si tratta di un intervento atteso, che permette a questo territorio di uscire da una situazione complessa con opere che non andranno soltanto a realizzare la pista ciclabile, ma che metteranno definitamente in sicurezza il tragitto. Un obiettivo che arriva grazie ad un lungo impegno da parte della Regione, che nel corso degli anni ha impiegato su questo territorio finanziamenti del Fondo strategico regionale, di Protezione civile e del Pnrr. Questi interventi – continua l’assessore - sono inoltre un’ulteriore tassello per il completamento delle Ciclovia Tirrenica, che nel Ponente ha già a disposizione un percorso ininterrotto tra Ospedaletti e Imperia e che presto, grazie al via libera al progetto definitivo dell’Incompiuta e a quello annunciati pochi giorni fa nei comuni di Diano Marina, San Bartolomeo al mare e Cervo, permetterà di allungare il percorso fino ad Andora”.
“Stiamo per veder realizzato un sogno – aggiunge il sindaco di Diano Marina - Con l’approvazione in conferenza dei servizi del progetto della ciclovia tirrenica sul sedime della SS 449 detta incompiuta e contestualmente con l’approvazione delle opere di messa in sicurezza a valle e a monte del versante di Capo Berta, si apre sul nostro territorio un nuovo e straordinario capitolo fatto di mobilità sostenibile, di turismo, di natura, di collegamenti più veloci con il capoluogo. La cosiddetta strada incompiuta, grazie alle risorse stanziate dalla protezione civile regionale, sarà presto messa in sicurezza attraverso un importante consolidamento dei muri che la sostengono e verrà creato un nuovo muro parallelo a quello attuale che avrà il compito di proteggere la ciclopedonale dal fragile versante roccioso. Finalmente non solo non dovremo più chiudere, come accade ancora oggi per motivi di sicurezza, questa importante via di collegamento, ma verrà riqualificata in coerenza e in continuità con gli altri tratti ciclabili inaugurati recentemente tra San Lorenzo e Imperia”.
La Ciclovia Tirrenica in Liguria, di cui fa parte il tratto sulla cosiddetta “Incompiuta”, si estenderà su circa 460 chilometri tra Ventimiglia e Marinella di Sarzana, coinvolgendo 77 comuni di e tre aree protette; il Lotto prioritario ligure, che prevede di intervenire su circa 44 km di percorso, è dotato di una copertura finanziaria di oltre 31 milioni di euro, di cui circa 20 milioni da fondi PNRR, 6 milioni di euro con fondi del decreto ministeriale 517/18 e 5 milioni di euro con fondi regionali.