GENOVA - Circa 400 euro: è questo il budget che le famiglie italiane hanno investito, mediamente, su ogni studente per fargli fare uno o più cicli di ripetizioni a pagamento.
E non è una tassa sullo scarso rendimento scolastico: anche chi non ha la pagella macchiata di rosso spesso ricorre all’aiuto del “prof da casa”. Contribuendo alla spinta di un settore che ogni anno coinvolge sempre più ragazzi. Basti pensare che, solamente da settembre ad oggi, ben 1 alunno su 4 - indipendentemente dai propri voti - ha fatto ricorso alle lezioni private. Eccola la fotografia di questo mondo, così come scattata dal tradizionale “Osservatorio Ripetizioni Private” di Ripetizioni.it - piattaforma italiana di riferimento per le lezioni private online e in presenza - costruito attraverso le testimonianze di un campione di 10 mika alunni di scuole medie e superiori.
Un contingente, quello delle ripetizioni, che ragionando in modo più estensivo può addirittura ingrossarsi ulteriormente. Basta aggiungere quanti, per ragioni varie (soprattutto economiche), al posto delle lezioni a pagamento riescono a ottenere un supporto pro bono da parte di genitori, amici, parenti e conoscenti: una truppa di cui fa parte 1 alunno su 5 tra coloro che sono stati intervistati. Quindi, tirando le somme, la metà degli studenti delle scuole secondarie, perlomeno nell’anno scolastico che si avvia a conclusione, ha avuto bisogno di una mano nello studio individuale, gratis o a pagamento.
All’ombra della Lanterna, parlando di ripetizioni, si assiste a un fenomeno particolare. Il costo medio di un’ora di ripetizioni è decisamente più basso della media, circa un euro in meno rispetto al dato nazionale: 16,41 euro. Ma poi, tirando le somme per quanto riguarda le ripetizioni Genova si presenta come una delle città più care: 420 gli euro complessivi spesi in media dalle famiglie nell’anno scolastico in corso. Potrebbe essere il frutto di una maggior quantità di lezioni? Forse. Anche se, va detto, il campione di intervistati raggiunto è meno rappresentativo che altrove. Il podio delle materie, invece, è in linea col resto d’Italia: Matematica prima (50%), Scienze seconde (40%, il dato più alto in assoluto), Latino e Greco terze (al 25%).