I casi di Covid-19 in Itala "aumenteranno moltissimo e saranno legati a due varianti in contemporanea, la Delta e la Omicron, e questo generà una fortissima pressione sui sistemi sanitari" a lanciare l'allarme è il consigliere scientifico del ministro della Salute, Walter Ricciardi che spiega come deve essere ancora approfondito se a causare i ricoveri sono entrambe le varianti o solo la Delta. In Italia sono ormai 2 milioni le persone contagiate.
Da oggi intanto entrano in vigore le nuove regole del super green pass che riguardano trasporti, scuola e quarantene (Leggi qui).
In Liguria gli ospedalizzati sono in lieve calo nelle ultime ore ma 'l'effetto feste' lascia presagire un nuovo aumento generalizzato. E allora Regione Liguria correi ai ripari e si prepara a predisporre nuovi posti letto nelle strutture del territorio. "Potenzieremo ancora la disponibilità di posti letto nelle strutture territoriali a bassa intensità e inseriremo nuovamente anche la Protezione civile nella loro gestione per consentire di superare il picco senza particolari difficoltà" annuncia il governatore Giovanni Toti.
E poi c'è il capitolo vaccini, l'obiettivo del sistema sanitario della Liguria è accelerare ancora sotto questo profilo. “Cercheremo di raggiungere le 100mila dosi settimanali - aggiunge il governatore -. Tutte le prime dosi sono possibili a presentazione, anche se il consiglio è di prenotarsi per evitare code e disagi. Le prenotazioni di Liguria Digitale sono già su quei numeri. Oggi siamo al 99% dei vaccini somministrati rispetto a quelli consegnati: conto di poter arrivare a 100mila dosi settimanali entro un paio di settimane al massimo visto che il generale Figliuolo ha sempre accolto alle nostre richieste di vaccini"
Intanto in Liguria parte l'equiparazione tra test rapido antigenico effettuato presso uno degli erogatori accreditati e quello molecolare. Il tampone rapido sarà sufficiente per decretare la positività e, poi, il termine della quarantena e anche l’uscita dalla malattia. In quest’ultimo caso l’ordinanza prevede infatti la possibilità, trascorso il periodo di isolamento previsto e trascorsi tre giorni senza sintomi, di uscire da casa per poter certificare la propria negatività.
I casi sono in aumento anche in Liguria con circa mille casi ogni 100mila abitanti così come spiega Filippo Ansaldi, direttore generale Alisa: "Dalle nostre elaborazioni grafiche si vede bene come la media intensità sta crescendo con un RT di 1.3 seguendo piuttosto fedelmente questo modello. Questo ha portato a superare già dai primi giorni di gennaio il limite che avrebbe potuto portare la Liguria in zona arancione, se anche gli altri parametri avessero seguito un medesimo andamento. Teniamo conto che circa un quarto dei casi di ricoveri in media intensità è riconducibile alla nostra struttura demografica. Ma la situazione è diversa per quello che riguarda la terapia intensiva. Qui il peso dell’età è inferiore, per questo la crescita è stata meno rapida. E di conseguenza siamo rimasti sotto la soglia della zona arancione".