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Attualità

2 minuti e 30 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

"In Giappone camminano tutti nella stessa direzione ed essere come tutti gli altri mi dava fastidio, venendo in Italia ho scoperto che esistono tante emozioni diverse e ora qui, nonostante all'inizio non sia stato facile, mi sento a casa". Così Daichi Shukuya racconta a Primocanale nella rubrica 'Finestra sul mondo' la sua storia che l'ha portato da Tokyo a Genova, anzi a Fontanegli come ci tiene a sottolineare.


La storia di Daichi è la storia di un successo personale che vale doppio perchè realizzato in un paese così diverso rispetto a quello in cui è nato.


"Vivo qui dal 2010 quindi ormai da 13 anni - racconta - in Giappone mi sono laureato in economia e facevo la vita di tutti i giapponesi conn uno stile di vita un po' quadrato, si vive nelle stesse condizioni, si cammina nella stessa direzione ma a me questa cosa mi dava molto fastidio perchè non volevo essere come tutti gli altri. Una sera ho visto un programma televisivo e ho scoperto che il mondo è grande e così ho deciso di cambiare vita. Mi sono trasferito a Genova ho studiato la lingua e la gastronomia italiana".

Daichi ha iniziato da lavapiatti e in 10 anni oggi è un affermato ristoratore. "Ho avuto un'occasione di lavorare in un ristorante come lavapiatti poi ho scoperto che i soldi che guadagnavo non bastavano e quindi ho deciso di mettermi in proprio e ho fondato con successo Panino Marino". I suoi piatti e sandwich gourmet hanno conquistato il titolo di miglior proposta Street Food della Liguria del Gambero Rosso e il terzo posto nella classifica 50 Top Italy.

Dopo qualche anno però Daichi ha deciso di cambiare e creare qualcosa di veramente giapponese. "Lì e non potevo fare uscire la mia identità anzi cercavo di nasconderla sempre allora poi ho mollato e ho deciso di puntare sulla diffusione della vera gastronomia giapponese e ho fondato Tamashi Ramen a Genova, una vera Izakaya della tradizione con il motto “Sorry no sushi” perchè per la maggior parte delle persone Giappone vuol dire sushi ma non è così è come l'Italia non c'è solo la pizza".

Le ricette del vero Ramen e delle specialità tipiche nipponiche hanno portato il suo locale ad avere molto successo ed è l'unico in Liguria con la certificazione della Japan Esternal Trade Organization, l’ente che garantisce l’autenticità dei cibi e delle preparazioni della cucina giapponese.

 "Una cosa che ho scoperto qui è che gli italiani hanno diverse emozioni mentre i giapponesi ne hanno poche: tutti lavorano, tutti studiano la stessa cosa. In Italia per esempio al bar si può parlare con una persona che è vicino a noi e chiacchierare anche quando uno è triste in realtà c'è della felicità. Qui si possono avere mentalità diverse, si può essere diversi o almeno provarci".


Oggi Daichi a Genova si sente a casa ma all'inizio non è stato facile: "E' stata dura come si dice all'inizio i genovesi sono chiusi ma una volta che si entra nel loro cuore si scopre che è molto caldo".