"In Giappone camminano tutti nella stessa direzione ed essere come tutti gli altri mi dava fastidio, venendo in Italia ho scoperto che esistono tante emozioni diverse e ora qui, nonostante all'inizio non sia stato facile, mi sento a casa". Così Daichi Shukuya racconta a Primocanale nella rubrica 'Finestra sul mondo' la sua storia che l'ha portato da Tokyo a Genova, anzi a Fontanegli come ci tiene a sottolineare.
La storia di Daichi è la storia di un successo personale che vale doppio perchè realizzato in un paese così diverso rispetto a quello in cui è nato.
"Vivo qui dal 2010 quindi ormai da 13 anni - racconta - in Giappone mi sono laureato in economia e facevo la vita di tutti i giapponesi conn uno stile di vita un po' quadrato, si vive nelle stesse condizioni, si cammina nella stessa direzione ma a me questa cosa mi dava molto fastidio perchè non volevo essere come tutti gli altri. Una sera ho visto un programma televisivo e ho scoperto che il mondo è grande e così ho deciso di cambiare vita. Mi sono trasferito a Genova ho studiato la lingua e la gastronomia italiana".
Daichi ha iniziato da lavapiatti e in 10 anni oggi è un affermato ristoratore. "Ho avuto un'occasione di lavorare in un ristorante come lavapiatti poi ho scoperto che i soldi che guadagnavo non bastavano e quindi ho deciso di mettermi in proprio e ho fondato con successo Panino Marino". I suoi piatti e sandwich gourmet hanno conquistato il titolo di miglior proposta Street Food della Liguria del Gambero Rosso e il terzo posto nella classifica 50 Top Italy.
Dopo qualche anno però Daichi ha deciso di cambiare e creare qualcosa di veramente giapponese. "Lì e non potevo fare uscire la mia identità anzi cercavo di nasconderla sempre allora poi ho mollato e ho deciso di puntare sulla diffusione della vera gastronomia giapponese e ho fondato Tamashi Ramen a Genova, una vera Izakaya della tradizione con il motto “Sorry no sushi” perchè per la maggior parte delle persone Giappone vuol dire sushi ma non è così è come l'Italia non c'è solo la pizza".
Le ricette del vero Ramen e delle specialità tipiche nipponiche hanno portato il suo locale ad avere molto successo ed è l'unico in Liguria con la certificazione della Japan Esternal Trade Organization, l’ente che garantisce l’autenticità dei cibi e delle preparazioni della cucina giapponese.
"Una cosa che ho scoperto qui è che gli italiani hanno diverse emozioni mentre i giapponesi ne hanno poche: tutti lavorano, tutti studiano la stessa cosa. In Italia per esempio al bar si può parlare con una persona che è vicino a noi e chiacchierare anche quando uno è triste in realtà c'è della felicità. Qui si possono avere mentalità diverse, si può essere diversi o almeno provarci".
Oggi Daichi a Genova si sente a casa ma all'inizio non è stato facile: "E' stata dura come si dice all'inizio i genovesi sono chiusi ma una volta che si entra nel loro cuore si scopre che è molto caldo".