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Modena migliora la sua offerta. Previste quattro settimane di "due diligence" e un'Opa a 0,80 euro per azione
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di Luigi Leone
Un euro per l'acquisto, 530 milioni di ricapitalizzazione a carico dell'attuale proprietà e una successiva Opa sul restante capitale (circa il 18 per cento) a 0,80 euro per azione. Su questa base Bper (Banca popolare dell'Emilia Romagna) avrà la trattativa in esclusiva per acquisire Banca Carige, il più importante istituto di credito della Liguria. Lo ha deciso il Fondo interbancario tutela depositi (Fitd) al termine di una riunione durante la quale sono state prese in esame le offerte preliminari non vincolanti pervenute al principale azionista di Carige, a sua volta controllato dalle banche grandi, medie e piccole del sistema italiano (Intesa e Unicredit sono i soci maggiori del Fitd).

Una nota del Fondo, guidato da Salvatore Maccarone, spiega che Bper è stata preferita al Credit Agricole, che era l'altro gruppo bancario in corsa, perché la sua offerta è stata ritenuta la migliore. In particolare, a Bper viene assegnata una esclusiva per un periodo di quattro settimane per il completamento di una due diligence confirmatoria. Inoltre, viene prevista la sottoscrizione e definizione di un contratto di acquisizione nel più breve tempo possibile, comunque non oltre il 15 febbraio prossimo. Dunque, poco più di un mese di tempo. 

Che per Banca Carige fosse il giorno della decisione lo si sapeva dopo che il Fondo aveva dovuto ammettere, con una nota diffusa il giorno dell'Epifania, che erano pervenute più proposte. Fitd era dovuto uscire allo scoperto su sollecitazione della Consob e dopo che lo stesso organismo di vigilanza sulla Borsa, guidato da Paolo Savona, era stato richiesto di un intervento da parte della stessa Bper. 

Negli ultimi giorni si era anche accesa una dura discussione attorno all'intero dossier Carige e impennate improvvise del titolo. Per questo diversi parlamentari liguri e non solo hanno chiesto al Governo del premier Mario Draghi di monitorare la situazione insieme a Consob e Banca d’Italia. Tra questi il deputato della Lega Edoardo Rixi e i parlamentari di Forza Italia Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco (LEGGI QUI). Il M5s, inoltre, aveva anche chiesto l'utilizzo del golden power al fine di salvaguardare le prospettive e gli interessi del sistema finanziario nazionale. 

Anche il governatore della Regione Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci si sono pronunciati sulla questione del futuro di Carige: "Ci auguriamo che si possa cominciare un percorso di lungo respiro in cui venga soprattutto tutelata la territorialità di Banca Carige, auspicando che la sede centrale resti Genova. In primis è necessario salvaguardare i risparmiatori e la filiera delle imprese che sull’istituto di credito hanno sempre contato e su cui continuano a contare. Una banca che deve essere un punto di riferimento centrale per la nostra Liguria, anche dal punto di vista occupazionale, così come lo è sempre stata in questi anni”.

La trattativa riguarda da vicino anche tutti i dipendenti Carige che aspettano di conoscere il proprio futuro. I sindacati bancari si attendono che il negoziato in esclusiva concesso dal Fitd a Bper "non prescinda dall'esistenza di un progetto strategico di lunga durata che preservi il ruolo che la Banca ha sempre avuto nei territori e garantisca la tenuta dei livelli occupazionali e sociali, la salvaguardia professionale e retributiva ed eviti il ricorso ad una mobilità territoriale selvaggia".

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