GENOVA - "Non siamo per nulla convinti che le finalità di queste sanzioni siano state quelle di dissuadere i comportamenti scorretti degli automobilisti, tant'è che i dati in nostro possesso non mostrano che ci sia una relazione tra l'aumento delle multe degli autovelox e la diminuzione degli incidenti stradali per cui evidentemente c'è qualcosa che va rivisto, perché sennò diventa un bancomat per aumentare le entrate comunali". Commenta così il presidente nazionale di Assoutenti, Furio Truzzi, il 'record' di multe che rende Genova la terza città italiana per quelle emesse a causa degli autovelox. L'associazione di tutela dei consumatori è da sempre in prima linea su questo tema, tanto da aver vinto la battaglia ai T-Red, i semafori intelligenti che nei primi mesi dalla loro installazione avevano mietuto decine e decine di sanzioni, per cui i cittadini che hanno presentato ricorso si sono visti "restituire i soldi e annullare la cancellazione dei punti."
Viabilità, Genova terza città per numero di multe con autovelox - I DATI
Lo stesso Nicholas Gandolfo, consigliere comunale di Liguria al Centro, ha presentato un'interrogazione su questo tema per l'assessore alla sicurezza Sergio Gambino, e ha commentato "Gli autovelox servono in maniera preventiva, perché se c'è un velox, qualunque persona automaticamente diminuisce la velocità del proprio veicolo". Ma certi limiti, come i 30 km/h in Corso Europa, sembrano quasi delle vere e proprie 'trappole' .
"Da quando è stato riportato un'omogeneità sui limiti corso Europa, dove vigono i 60 km/h, tranne in prossimità delle pensiline degli autobus si sono abbattute dell'80% le sanzioni e contravvenzioni"
Ma secondo Assoutenti era una circostanza evitabile.
"Va chiesto scusa a chi impropriamente è stato sanzionato per un 30 km/h in una situazione incredibile, incresciosa"
Secondo l'associazione bene da parte del Comune di Genova saper tornare sui propri passi, ma meglio ancora ascoltare tecnici che sappiano consigliare soluzioni efficaci per la sicurezza stradale già in partenza. "In generale c'è stato dal 2017 ad oggi una discesa dell'incidentalità del 50% e siamo anche nei primi sei mesi di quest'anno su un trend che viene confermato rispetto all'anno precedente", tiene a puntualizzare Gandolfo. Ma i numeri sono ancora alti e serve trovare un giusto equilibrio tra limiti, divieti e multe.
Le multe con velox arrivano a Roma, Cavo: "Si lavora a nuovo decreto" - L'INTERVISTA
E il caso è arrivato anche a Roma, la deputata di Noi Moderati e vicepresidente della Commissione X Attività produttive Ilaria Cavo ha portato il tema all'attenzione della Camera: "I velox servono per salvare vite perché la sicurezza dev'essere al primo posto, ma bisogna evitare che ci sia un uso improprio, evitando anche che diventi un modo per fare cassa, con una vera e propria tassazione occulta per gli automobilisti". Ed è arrivata la risposta del titolare del Mit Matteo Salvini, che è intervenuto così nel Question Time: "I velox sono un modo per proteggere e tutelare i cittadini, ma è in corso una revisione del codice della strada con un sistema utile in tutta Italia che verrà poi portato in Parlamento".