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Attualità

Salgono gli occupati e chi cerca lavoro
4 minuti e 39 secondi di lettura
di R.P.

Il 2021 segna la ripresa per l'economia della Liguria, con il terziario che a partire dal periodo primaverile "con l'avanzamento della campagna vaccinale e il progressivo allentamento delle misure che limitavano la mobilità" ha avviato il recupero dopo il calo dell'emergenza Covid. L'aggiornamento congiunturale della Banca d'Italia sui primi nove mesi parla di recupero e ripresa, e previsioni positive per fine anno, anche se restano le incognite legate all'evoluzione della pandemia e la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.

"La ripresa è stata trainata dal terziario, che ha un peso rilevante ed era stato penalizzato molto soprattutto nei servizi collegati alla mobilità delle merci e delle persone - spiega Daniela Palumbo, direttrice della sede di Genova di Bankitalia -.I servizi sono ripartiti affiancando industria e costruzioni che avevano già avviato la ripartenza nella seconda metà del 2020. C'è stato un recupero dei flussi turistici, che però non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemici, e del trasporto mercantile marittimo, che nei container ha superato i valori del 2019, bene i trasporti su autostrada".

Secondo il sondaggio svolto da Banca d'Italia, su 60 imprese con più di 20 dipendenti, complessivamente nei primi nove mesi dell'anno quasi il 60% delle aziende industriali e di quelle dei servizi ha registrato un incremento del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2020, una quota tre volte superiore a quella delle imprese che ne hanno indicato una diminuzione. Circa un quinto ha indicato una incremento almeno del 10% delle vendite, tornate sui valori del 2019. Ed è migliorata la redditività : l'80% delle aziende industriali e dei servizi conta di chiudere l'esercizio in utile, in linea con con la media del triennio pre-pandemia.

Queste le parole del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: "Il quadro che emerge dall'aggiornamento congiunturale sull'andamento dell'economia della Banca d'Italia parla di una decisa ripartenza della Liguria. Cresce il turismo, scendono le ore di cassa integrazione, crescono le assunzioni, più di 30 mila quelle nel settore privato non agricolo nei primi otto mesi del 2021, oltre il doppio di quelle del 2020, a testimonianza di una economia regionale che ha ripreso a marciare grazie alla campagna vaccinale e alla determinazione delle imprese, e che non si vuole fermare". Lo dichiara in una nota il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti commentando l'aggiornamento congiunturale sull'andamento dell'economia della Banca d'Italia. "La Liguria - prosegue Toti - fa registrare un aumentato del numero degli occupati, in controtendenza con il calo osservato a livello nazionale. I numeri del turismo poi ci rendono particolarmente orgogliosi: si tratta infatti di un settore assolutamente strategico per l'economia della nostra regione, su cui abbiamo sempre puntato e continuiamo a puntare anche dal punto di vista della promozione e della valorizzazione, ad esempio con gli spot televisivi firmati dal regista Fausto Brizzi solo per citare le ultime iniziative. Scelte che - conclude Toti - evidentemente pagano, visto che la stessa Banca d'Italia ribadisce come nei primi otto mesi dell'anno le presenze siano cresciute del 30% su base annua e che tra giugno e agosto i pernottamenti di turisti italiani abbiano superato i numeri del 2019, permettendo alla Liguria di vivere un'estate da record".

Tornando ai dati, nei primi otto mesi del 2021 le presenze turistiche sono cresciute del 30% ma restano sotto i valori pre-pandemia. Il traffico commerciale marittimo nella prima metà dell'anno è salito del 10% con i container che hanno superato i valori del 2019. "Il commercio, pur partecipando alla ripresa, risente ancora della prudenza che caratterizza le decisioni di spesa" dice Palumbo. Bene anche il mercato del lavoro.

Più occupati e anche più persone che cercano un lavoro. L'aggiornamento congiunturale sull'andamento dell'economia della Liguria nei primi nove mesi del 2021 non riporta i numeri che non sono ancora stati trasmessi dall'Istat, ma anticipa l'indagine qualitativa sulla rilevazione delle forze di lavoro dell'istituto, sottolineando che "il numero degli occupati è aumentato a fronte del calo osservato a livello nazionale". E i numeri delle assunzioni confermano: "In Liguria nei primo otto mesi del 2021 le assunzioni nel settore privato non agricolo sono state più di 30mila, oltre il doppio di quelle del 2020 e un quinto in più rispetto al 2019" dicono i dati comunicati da Banca d'Italia. Ma si tratta per il 90 per cento di contratti a tempo determinato, cresciuti del 40% rispetto al 2019, mentre quelli a tempo indeterminato sono diminuiti. La quota più consistente di assunzioni è nel settore dei servizi, in particolare turismo. Le donne, che in termini occupazionali avevano risentito più della crisi sanitaria rispetto agli uomini hanno recuperato in misura superiore. Le ore di cassa integrazione (25 milioni più altri 24 autorizzate attraverso i fondi di solidarietà) sono diminuite del 25% nei primi tre trimestri 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, ma restano otto volte superiori al 2019. Nei primi 8 mesi dell'anno sono calate del 13% le nuove domande per il sussidio di disoccupazione.


I finanziamenti alle famiglie liguri da parte di banche e società finanziarie nella prima metà dell'anno sono cresciuti del 3,3% rispetto ai dodici mesi precedenti e a dare il maggiore contributo sono stati i mutui per l'acquisto di abitazioni (+3,1%), che hanno seguito la ripresa delle compravendite immobiliari. Secondo l'aggiornamento congiunturale sull'economia regionale presentato questa mattina dalla Banca d'Italia, le nuove erogazioni sono state pari a una volta e mezza quelle del corrispondente periodo dell'anno precedente (in cui con il lockdown avevano subito una battuta d'arresto) e superiori del 30% a quelle dello stesso semestre del 2019, anche se i tassi sono leggermente saliti. Sono invece diminuite le operazioni di surroga o sostituzione. E' cresciuto anche il credito al consumo (+4,2% a fine giugno), dopo il rallentamento del 2020, finalizzato soprattutto all'acquisto di autoveicoli. Per quanto riguarda le aziende, sono cresciuti i prestiti bancari alle imprese (+5,2% a fine giugno), un incremento sostenuto dalla possibilità di beneficiare delle moratorie e delle garanzie pubbliche.